Meroe l'impero che sfidò Roma: all'Ismeo incontro sull'archeologia sudanese

Meroe l'impero che sfidò Roma: all'Ismeo incontro sull'archeologia sudanese
di Elena Panarella
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Mercoledì 11 Ottobre 2017, 16:47 - Ultimo aggiornamento: 18:11
Sulla riva orientale del Nilo, 200 chilometri a nord di Khartoum, sorgono le rovine dell’antica Meroe, capitale del regno di Kush governato dai “faraoni neri” (III secolo a.C.). Nel 2011, l’Unesco ha dichiarato il sito patrimonio dell’umanità. Un luogo che merita tutta l'attenzione possibile. Ecco perché giovedì 19 ottobre dalle ore 11 presso la sede dell’Ismeo (Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente) a Palazzo Baleani (Corso Vittorio Emanuele II, 244) si terrà la V Giornata di Studi Nubiani in collaborazione con l’Ambasciata del Sudan in Italia. L’incontro pur passando in rassegna numerose tematiche delle realtà archeologiche e culturali sudanesi, riserva particolari attenzioni proprio all’epoca meroitica (III secolo a.C. – IV secolo d.C.), la cui data d’inizio coincide con lo spostamento delle sepolture reali dall’area di Napata a quella di Meroe. 

Alla presenza di Amira Daoud Hassan Gornass, Ambasciatrice della Repubblica del Sudan in Italia, gli interventi in programma alterneranno alla presentazione dei risultati della missione archeologica italiana attualmente operante in Sudan, nel sito di Abu Erteila, uno studio sulle pratiche funerari della regione del Nilo Blu l’analisi di fonti antiche e moderne relative alla geografia ed al popolamento di questa vasta e variegata realtà africana. 

La  Nubia è la regione geografica compresa fra la I e la VI cateratta del Nilo. Tale territorio  viene a sua volta ripartito convenzionalmente in bassa Nubia, l’area estesa dalla I alla II cateratta, ed alta Nubia, dalla II alla VI cateratta, nell’attuale Sudan.

Il convegno è rivolto oltre che al mondo accademico, a coloro i quali siano interessati dagli argomenti trattati. «E’ una vera soddisfazione essere qui oggi. Da quella I giornata di Studi Nubiani partita per essere un evento unico, siamo riusciti a dare un seguito arrivando alla V edizione», sottolinea uno degli organizzatori del convegno, Eugenio Fantusati. 

A conclusione della conferenza, Adriano Rossi, presidente dell’Ismeo, presenterà il volume: «Atti della V Giornata di Studi Nubiani», a cura di Eugenio Fantusati e Marco Baldi; edito da Scienze e Lettere nella collana Serie Orientale Roma. Il volume contiene, tra le altre, anche le relazioni di Luisa Bongrani Fanfoni (prima docente universitaria ad avere la cattedra di Antichità Nubiane in Europa), Julia Budka, Stanley Burstein e Michael Zach, noti studiosi internazionali.
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