Trovato il manuale di Enigma, usato dai nazisti per i codici segreti. Venduto sul web a 200 euro

Trovato il manuale di Enigma, usato dai nazisti per i codici segreti. Venduto sul web a 200 euro
di Michela Allegri
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Mercoledì 30 Novembre 2016, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 17:17
Intrighi internazionali, furti clamorosi. Opere d'arte preziosissime che valicano i confini italiani e finiscono all'estero, custodite in caveau blindanti da collezionisti senza scrupoli. Spuntano tra le bancarelle dei mercatini delle pulci di Parigi, oppure vengono vendute online a basso prezzo. Nelle inchieste della sezione Tutela del patrimonio culturale di piazzale Clodio, guidata dal procuratore aggiunto Roberto Cucchiari, solo tra il 2015 e il 2016 si contano opere recuperate per milioni di euro, e 146 fascicoli. Quasi tutti, paiono copioni di film d'altri tempi. Sembra una sceneggiatura alla Hitchcock, la trama dell'indagine, appena conclusa, che ha consentito di recuperare l'unica copia esistente del manuale speciale in dotazione ai comandanti delle navi da guerra tedesche, usato nel corso del secondo conflitto mondiale. Un'edizione unica, data alle stampe nel 1942, che custodiva il segreto per utilizzare Enigma, la macchina creata per cifrare e decifrare messaggi utilizzata dai nazisti. Il libro, che vale almeno 40mila euro, era stato clamorosamente rubato due anni fa in una biblioteca di Amburgo. E' recentemente ricomparso tra le mani di un militare romano, che l'ha comprato su Ebay da una coppia tedesca, pagandolo solo 200 euro.

LE TELE
Il 14 maggio 2015, invece, a rivolgersi ai carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale, è un imprenditore che è appena stato raggirato. Dalla sua villa sono state sottratte opere dal valore inestimabile. Solo per fare un esempio: custodiva un olio su tela targato Canaletto, intitolato Veduta della chiesa di San Pietro di Castello a Venezia. Una sera è tornato a casa e la tela era scomparsa, insieme a un acquerello di Mosè Bianchi, un bassorilievo in terracotta e due dipinti di Gennaro Greco. Le opere sono state recuperate grazie a una svista dei ricettatori. Sono infatti state messe all'asta a Montecarlo. Seguendo a ritroso il percorso delle tele, gli inquirenti hanno individuato e sgominato e un sodalizio criminale specializzato in truffa, ricettazione ed esportazione illecita di tesori d'arte. Le persone indagate sono 14. Ci sono poi i cold case: furti clamorosi e irrisolti, finiti quasi nel dimenticatoio. I carabinieri hanno recuperato manufatti del valore di 4 milioni e rubate negli anni Ottanta. Da La santa trinità appare a San Clemente di Giambattista Tiepolo, alle gondole disegnate da Luca Carlevarijs. Nella lista dei lost and found, anche una scultura in marmo raffigurante San Giovanni Battista, del maestro Girolamo Santacroce, trafugata nel 1977. La svolta nelle ricerche è arrivata con la classica soffiata: un informatore ha comunicato agli inquirenti che l'opera era stata acquistata in un mercatino dell'antiquariato parigino.

LA BIENNALE
Il 26 novembre 2015, invece, un mercante romano aveva tentato di mettere a segno un colpo da maestro. Era quasi riuscito a piazzare un'opera rubata attraverso un canale ufficiale: la Biennale di Roma. Nel suo stand, aveva esposto una scultura in bronzo raffigurante un busto di Giuseppe Verdi, opera del maestro napoletano Vincenzo Gemito, rubata qualche anno prima. Ora, è indagato dalla pm Tiziana Cugini. Nell'ultimo anno si contano 75 sequestri importanti, ma i numeri potrebbero essere più rilevanti. Chi indaga, spiega infatti che mancano norme di legge che consentano di effettuare manovre realmente incisive. Solo per fare un esempio: gli investigatori non possono fare operazioni sotto copertura, o procedere all'acquisto simulato di beni in odore di ricettazione. Per il momento, esiste solo un disegno di legge per la revisione della normativa: è stato presentato agli atti della II Commissione della XVI Legislatura, il 13 giugno 2012.