Arriva Macri: un museo con tutti i crimini contro l'ambiente

Arriva Macri: un museo con tutti i crimini contro l'ambiente
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Giovedì 6 Marzo 2014, 14:33 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 10:55

Nasce a Roma il primo Museo del criminale ambientale (Macri), realizzato dal Corpo Forestale dello Stato e dal Bioparco della Capitale. Una struttura unica in Europa nel suo genere, che punta a sensibilizzare il grande pubblico sui reati che deturpano il patrimonio ambientale, solo nei primi mesi del 2013 5.095 ambientali e 13.970 amministrativi, accertati dal Corpo forestale. Sette le sezioni del museo: incendi, inquinamento e rifiuti, bracconaggio, taglio illegale, Ciets, maltrattamento animale e tecniche investigative, in cui i visitatori potranno conoscere più da vicino la gravità dei fenomeni. Tra i reati in particolare spicca il commercio illegale di fauna e flora in via d'estinzione, attività spesso associata alla criminalità organizzata. Nei suoi 400 metri quadri il Macri ha ricreato numerosi contesti ambientali che rappresentano i fenomeni criminali e i danni prodotti sull'ecosistema.

Il percorso, introdotto da un breve filmato sulle tematiche museali curato dall'etologo Danilo Mainardi, è corredato da diversi pannelli in duplice lingua che offrono spiegazioni, dati e curiosità per ogni argomento. Tra gli animali protagonisti dell'esposizione, le avocette e le testuggini vive nell'area dedicata agli incendi boschivi, e gli storni splendenti purpurei nella zona legata alle foreste pluviali. Nella parte centrale viene mostrata per la prima volta al pubblico, una selezione degli oltre 71mila reperti conservati dal Corpo Forestale dello Stato, esemplari imbalsamati, parti e prodotti derivati, confiscati e custoditi dal Servizio Cites (Convenzione che regolamenta il commercio internazionale di specie di flora e fauna in via di estinzione), della Forestale.

Spazio anche agli strumenti usati dall'«investigatore della natura» nella sua indagine: laboratorio mobile della Forestale, metodo delle Evidenze Fisiche per l'innesco di un incendio boschivo, criminal profiling e collaborazione internazionale con Europol e Interpol.

Anche i bambini potranno farsi fotografare come «investigatori della natura», giunti al termine della loro avventura. Inoltre in diversi punti del Museo saranno a disposizione dei totem con touchscreen e uno schermo dove visionare immagini, filmati e presentazioni Powerpoint. Non mancano reperti originali come l'Elicottero mod. 109AII dell'Agusta Westland, partner dell'iniziativa, in dotazione al Corpo Forestale dello Stato, e sale speciali come la «Scena del Crimine», una teca esplicativa che illustra i compiti del medico veterinario forense, del biologo, del genetista e del chimico nell'identificare i colpevoli dei reati, a cura del Centro di Referenza Nazionale di Medicina Veterinaria Forense dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana.

«Un matrimonio felice». Così il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, intervenuto stamattina all'inaugurazione del Macri, ha definito la collaborazione tra Corpo Forestale dello Stato e Bioparco che ha dato vita al museo. «Sono molto contento che sia la prima sperimentazione di questo tipo in Europa - ha aggiunto - è un'esperienza importantissima non solo per Roma. È l'ennesima prova di quanto possiamo fare insieme nel rapporto e nel dialogo con la cittadinanza. Avremo modo di ragionare come implementare in futuro questo rapporto». Martina ha poi sottolineato «il concetto educativo legato a questa iniziativa, una delle chiavi fondamentali per portare il tema oltre gli addetti ai lavori e nello spazio pubblico in particolare ai più giovani, le persone che passo passo costruiscono la propria dimensione di cittadinanza in rapporto a quello che possono vedere qui».

Per il ministro «sul tema dell'educazione ambientale noi ci giochiamo una parte importante dei prossimi appuntamenti: in particolare ho la 'fissa' dell'Expo perché è un tema su cui lavoriamo ogni giorno». Il Comandante del Corpo Forestale dello Stato Cesare Patrone ha ringraziato per il lavoro fatto insieme le maestranze di Forestale e Bioparco, spiegando i due reati cardine al centro del Museo: «C'è il reato ambientale che è di grandissimo impatto sociale: se si brucia un bosco di dieci ettari non è solo legno ma mancanza di produzione di ossigeno, scomparsa della biodiversità e falda freatica, tutte questioni di tipo pubblico.

Per il maltrattamento degli animali, invece - ha aggiunto - chiedo un ulteriore passo in avanti nella legge sulla caccia: dopo il passaggio dalla res nullius alla proprietà dello Stato, ora bisogna considerare l'animale cone essere senziente, che è e sente. Sono passaggi di tipo culturale necessari». Soddisfatto il presidente della Fondazione Bioparco di Roma Federico Coccia, che spiega: «Ci abbiamo messo un anno a costruire questo museo e ne è valsa la pena perché è un gioiello per la città di Roma. Verranno da tutta Europa a visitare questo gioiello. Cercheremo di far crescere i bambini con un'altra mentalità, più rispettosa di flora e fauna, soprattutto degli animali a cui tanto teniamo. I bambini conosceranno il mondo del crimine ambientale e sapranno che ci sono uomini cattivi che uccidono gli animali per tot euro».

In rappresentanza di Roma Capitale il presidente della Commissione Ambiente Athos De Luca, ha definito il Museo «una splendida idea che dimostra che anche senza molte risorse, con la passione, la creatività, la fantasia e la collaborazione con gli organi dello Stato si possano fare cose importanti». Presenti alla cerimonia di inaugurazione anche il Direttore Generale per la Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell'Ambiente Renato Grimaldi e due classi dell'Istituto Tecnico Agrario «Emilio Sereni» di Roma.

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