“Le città invisibili” di Calvino alla Biblioteca Nazionale di Roma: una lettura collettiva 2.0 per costruire il dialogo

“Le città invisibili” di Calvino alla Biblioteca Nazionale di Roma: una lettura collettiva 2.0 per costruire il dialogo
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Martedì 4 Febbraio 2014, 22:47 - Ultimo aggiornamento: 22:48
Senza pietre non c' arco, spiega Marco Polo a Kublai Kan nell’epilogo del capitolo V de Le citt invisibili. A costruire l'arco del dialogo saranno giovedì 6 febbraio, a partire dalle 16.30 tante voci diverse, in tante lingue differenti, attraverso la lettura collettiva 2.0 @MarcoPolo_Roma: "Le città invisibili" di Italo Calvino, accolta all’interno dello spazio espositivo de "I libri degli altri. Il lavoro editoriale di Italo Calvino" (mostra prorogata fino al 15 febbraio 2014, ingresso gratuito, lun-ven 10-18 – sab 10-13), a cura di Giuliana Zagra ed Eleonora Cardinale, allestita in occasione del 90° anno di nascita dello scrittore dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma in collaborazione con IXCO e Casa dell’Architettura per il progetto itinerante “In viaggio con Calvino”.



Patrocinato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Il ministro Massimo Bray, che seguirà via Twitter l’evento, ha già contribuito con una sua versione in salentino dell’epilogo del capitolo V – @MarcoPolo_Roma è ideato dalla giornalista Maristella Tagliaferro e organizzato in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e con l'editorialista Antonio Capitano.



Costituisce il primo appuntamento del progetto @MarcoPolo_città, il cui obiettivo è di contribuire alla creazione di una comunità della cultura e di far rivivere al tempo stesso alcuni dei luoghi più belli delle nostre città, come le nostre grandi biblioteche, attraverso letture collettive aperte a tutta la cittadinanza. Focus del progetto sono Le città invisibili di Italo Calvino, universale capolavoro della letteratura italiana contemporanea, bibbia di architetti e urbanisti dagli Stati Uniti alla Cina: Marco Polo descrive a Kublai Kan le città dell'impero e in queste descrizioni si rispecchiano angoli di Venezia ma anche di tutte le città e metropoli di oggi, da Pechino a Calcutta, Nairobi, Damasco, Parigi, Brasilia, New York.



Ecco perché alla Biblioteca Nazionale di Roma una babele di lingue, straniere e locali, rievocherà le fantastiche città (le prenotazioni alla pagina Facebook dell'evento: https://www.facebook.com/events/691238664253986/?ref=ts&fref=ts): sulle note della musica di Marco Recchia, la versione in veneziano sarà letta dallo scrittore Alberto Toso Fei, quella in persiano da un allievo di Antonia Shoraka della Islamic Azad University di Teheran, in capoverdiano dallo scrittore Jorge Canifa Alves, in serbo, bangladese, romanesco, napoletano e lecchese dal laboratorio teatrale multietnico di Silvana Mariniello.



Provocatorio il motto di @MarcoPolo_Roma: "In bocca alla Lupa, ci nutrirà", laddove la Lupa capitolina è emblema della Cultura. Prendendo spunto dal motto, il noto artista Piero Cesaroni ha generosamente creato per l'appuntamento del 24 gennaio l'incisione "La Cultura nutre", che sarà donata al ministro Massimo Bray.
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