Scacchi, gli appassioni di piazza del Fico

Scacchi, gli appassioni di piazza del Fico
di Cristina Montagnaro
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Venerdì 7 Febbraio 2014, 10:34 - Ultimo aggiornamento: 16:46
Il cielo schiarisce e il termometro aumenta e appena possibile in piazza del Fico, due passi da piazza Navona, si ritrovano sotto l’albero del fico gli appassionati degli scacchi.



Mentre il macellaio di quartiere ha chiuso bottega per essere sostituito prima da un pub e poi da un ristorante, diventato meta ambitissima per turisti, loro ci regalano un angolo di ottimismo, perché hanno resistito nonostante tutto e si impegnano nella diffusione degli scacchi, perché giocare fa bene. Ogni mattina da 25, 30 anni si danno appuntamento, aprono due tavolini, portano le scacchiere e si mettano a giocare a scacchi da mezzogiorno fino a sera, sotto il fico.



Ma vediamo come tutto è cominciato. Piero Serafini, 68 anni, è il presidente di questo particolare circolo, lo ha fondato circa 30 anni fa e ha piantato l’albero, dove d’estate su questa bellissima piazza ci si può riparare all’ombra e recuperare uno spazio di tranquillità dal caos cittadino.



“Ho fondato questo circolo per passione e abbiamo chiesto al comune di Roma un’occupazione di suolo pubblico e stiamo aspettando che ce la diano, anzi vorrei sollecitare, perché in tutte le altre città europee esistono posti fissi come questo, dove tutti sono i benvenuti e si può imparare il gioco degli scacchi”, racconta Serafini.



I partecipanti al circolo degli scacchi di piazza del Fico sono 25-30 persone di tutte l’età, da 12 ai 90 anni, perché spiega Armando Tosone, 41 anni e vicecampione italiano degli scacchi lampo “sì può giocare a tutte l’età, non serve prestanza fisica, ma le principali doti sono la lucidità e la grande esperienza”.



Ed è così che, grazie alla passione di Serafini gli appassionati di scacchi si ritrovano tutti i giorni, persino con la neve, come due anni fa, e si sfidano con nuovi modelli di posizione e mosse vincenti.



Ma come è nata l’idea? “Trent’anni fa ho piantato questo fico, ci sono volute tre volte, ma alla fine è cresciuto forte e sta ancora qua. Sono stato spinto dalla passione per questo gioco, abito qui vicino e piano piano siamo cresciuti, l’età media dei giocatori è sui quarant’anni.



Tanti sono gli aneddoti da raccontare, come quando nel 2004 è venuto in piazza del Fico uno dei punti di riferimento di questa disciplina Garri Kasporov, che si è fermato da loro e ha mangiato anche una pizza e un cappuccino.



Sono tanti i turisti che, soprattutto d’estate, si fermano e giocano una partita, pensando di vincere ma, afferma Armando, “perdono regolarmente, anche se ogni tanto è capitato qualcuno molto abile”.



Ci sono Armando e Giorgio, che sono assidui frequentatori e Angelo, con la figlia, che da dieci anni gioca a scacchi in questo quartiere e spiega: “Vengo qui, perché mi piace la piazza e poi grazie al gioco siamo tutti amici”.



Non importa se le mosse portino allo scacco matto l’importante è giocare e divertirsi tra amici. Un’isola felice della città a cui aggrapparsi e per un paio d’ore dimenticarsi del traffico, del rumore e della velocità della quotidianità.



Prossimo appuntamento: mercoledì incontro con Sergio Mariotti, primo grande maestro di scacchi che darà lezione agli appassionati.