Ztl, ok dal Comune: pagamento annuale
anche per la seconda auto

Ztl, ok dal Comune: pagamento annuale anche per la seconda auto
di Laura Bogliolo
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Sabato 6 Settembre 2014, 14:12
Gli aumenti delle tariffe per l’accesso alla Ztl restano, resta anche lo scontro tra Comune e Codacons che chiede la sospensiva delle nuove regole e diffida l’amministrazione, mentre il Campidoglio chiarisce: si potr pagare annualmente (e non solo in modo cumulativo per cinque anni) anche la tariffa Ztl per la seconda auto.

Tradotto: i 2.032 euro dovuti per cinque anni per poter entrare nella Ztl con una seconda vettura possono essere rateizzati. Si pagherà quindi annualmente 432 euro. Differenza non da poco visto che gli ultimi due ricorsi presentati da singoli cittadini puntavano proprio a richiedere la rateizzazione della mega tariffa che con la nuova normativa ha subito un aumento del 1200 per cento. Il Tar ha previsto la sospensiva del pagamento della tariffa.



I CONTRASSEGNI

E proprio sulla base della sentenza, l'Assessorato alla Mobilità e Trasporti di Roma Capitale ha precisato di aver già dato mandato a Roma Servizi per la Mobilità di aggiornare le procedure prevedendo il rilascio del secondo permesso residenti in Ztl con la validità annuale così come già previsto per il primo contrassegno. Il primo contrassegno rilasciato con quest'ultima modalità è stato rilasciato il 25 luglio 2014. Le proteste non si placano però. La discussione finale è fissata per il 3 dicembre, quando il Tar si pronuncerà sul ricorso presentato dal Codacons che mette in discussione l’intero complesso degli aumenti tariffari per la Ztl in centro. Il Tar ha accolto il ricorso di due cittadini, quindi, secondo l’associazione dei Consumatori, il Comune dovrà sospendere il provvedimento per tutti. «Il Codacons - fa sapere il presidente Carlo Rienzi - sta preparando una formale diffida da presentare al Campidoglio per imporre la sospensione degli aumenti fino al 3 dicembre», quando il Tar si pronuncerà definitivamente sugli aumenti. Secondo l’associazione le «delibere del Comune, essendo atti amministrativi di interesse generale, non riguardano un solo privato cittadino ma coinvolgono la generalità degli utenti». «Gli aumenti tariffari hanno scatenato una valanga di ricorsi presentati dai singoli cittadini e Codaconsun - dice Stefano Tozzi, consigliere del I municipio - avevamo chiesto anche una differenziazione delle tariffe: perché un artigiano dovrebbe pagare la stessa tariffa di grandi compagnie che risiedono in centro? C’è il rischio che scompaiano i residenti del Centro, trasformato in una grande bed and breakfast».

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