Revocata la concessione del chiosco Zenith a Fiumicino: sarà demolito nei prossimi giorni

Il chiosco Zenith sull'arenile di Fiumicino
di Umberto Serenelli
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Venerdì 30 Novembre 2018, 09:52 - Ultimo aggiornamento: 15:20
Verrà demolito nei prossimi giorni il chiosco Zenith sull’arenile del lungomare della Salute a Fiumicino dove è in corso lo sgombero dell’attrezzatura balneare accatastata al suo interno. L’ultima delle quattro spiagge attrezzate presenti lungo la litoranea della cittadina balneare è strettamente legata alla costruzione del porto turistico della Concordia, oramai fermo da anni e piombato del totale degrado, il cui molo di sottoflutto sorge a circa cinquanta metri di distanza dalla struttura balneare sottoposta a sequestro. Il progetto dello scalo marittimo prevedeva, davanti al tratto di mare antistante lo Zenith, la realizzazione un approdo di modeste dimensioni dove trasferire le imbarcazioni da diporto ormeggiate oggi nel porticciolo de “Il faro”.
 

 
REVOCA DELLA CONCESSIONE DEMANIALE
Per questo motivo al titolare del tratto di arenile, su cui insiste la spiaggia attrezzata, nel 2010 è stata revocata la concessione demaniale marittima da parte del comune perché rientrava nell’ambito della costruzione dello scalo. «E’ vero che mi era stata data la possibilità di ricollocare la mia attività sulla spiaggia di Focene – tiene a precisare Davide Sabatino, responsabile del chiosco – ma su un tratto di arenile dove era presente un’intoccabile duna di macchia mediterranea. Inoltre, costruire una nuova struttura mi sarebbe costato più di 50 mila euro. Per cui ho deciso di far ricorso al Tar facendo leva sul fatto che la revoca della concessione era legata alla costruzione del porto, bloccata oramai da anni. Purtroppo il Tar ha rigettato la mia richiesta». L’amareggiato titolare della concessione su cui insiste il chiosco sostiene che la scorsa stagione estiva ha ricevuto il “blocco per alcune attività, tipo la somministrazione, ma ha avuto il permesso per operare sull’arenile con la pulizia dello stesso e l’obbligo della presenza dell’assistente ai bagnanti”. «Di fatto – conclude Sabatino – dieci persone ora non avranno più un posto di lavoro».
 
 


IL CHIOSCO CHIUSO CON I SIGILLI
Davanti a una massiccia presenza di forze dell’ordine, gli operai della ditta Massicci hanno iniziato e stanno proseguendo a rimuovere il materiale all’interno del chiosco. «Nel 2010 è stata notificata la revoca della concessione demaniale – garantisce il vice-comandate della polizia locale, Daniela Carola – che obbliga il concessionario a liberare l’area dalle opere presenti sull’arenile. Dopo che il ricorso al Tar, inoltrato dall’interessato, non ha sortito alcun effetto positivo, il comune ha proceduto alla revoca delle somministrazioni e al divieto di noleggiare attrezzature balneari. Quest’anno, per esercizio abusivo, il chiosco è stato chiuso con tanto di sigilli».
 
AL SINDACO CHIESTA LA SISTEMAZIONE DELLA ZONA PORTUALE ABBANDONATA
Le operazioni di sgombero proseguiranno e al termine le ruspe abbatteranno il chiosco. Tra i residenti regna il malcontento sull’abbandono il cui versa il cantiere del porto turistico nella zona del vecchio faro. Visto che l’opera è ferma da troppi anni chiedono al Sindaco del Comune costiero, Esterino Montino, di intervenire e mantenere l’impegno preso in campagna elettorale di riqualificare il quadrante.
 
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