Virgilio, stop occupazione, ma resta chiuso per danni. Gite vietate agli studenti

Virgilio, stop occupazione, ma resta chiuso per danni. Gite vietate agli studenti
di Camilla Mozzetti
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Domenica 22 Ottobre 2017, 09:16 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 07:49

Le porte danneggiate, spaccate e in alcuni tratti bruciate, i lucchetti di armadi e armadietti spariti, il sistema di allarme frantumato così come l’antincendio. Rotto il bagno dei disabili (scarico e maniglioni), violata la presidenza e la vicepresidenza, compromessa l’antica porta d’ingresso all’aula magna. Dopo le notti brave, scandite dalle feste a base di droga e alcol, gli studenti se ne vanno e il liceo classico Virgilio torna libero. Resterà, però, chiuso almeno fino a mercoledì.
 

 

La dirigenza, che ieri è rientrata in possesso dello storico edificio di via Giulia e che ha compiuto un sopralluogo con gli agenti della polizia scientifica per una prima stima dei danni, dovrà continuare domani e dopodomani con le verifiche e con il riordino degli ambienti. Dovranno essere ripristinate le classi. Soprattutto quelle al piano rialzato, dove si sono tenuti i corsi e gli incontri degli studenti e quelle del terzo piano, trasformato nei giorni scorsi dagli occupanti nel dormitorio. Bisognerà sostituire alcuni arredi tra banchi, cattedre e sedie non più utilizzabili poiché usati dagli studenti per alzare le barricate. 

Si dovranno pulire, inoltre, gli ambienti nonostante i liceali prima di lasciare il “campo di battaglia” abbiano provveduto a raccattare i lasciti delle serate brave e sarà necessario verificare che tutti i sistemi informatici dei laboratori e delle classi funzionino correttamente: dai computer alle lavagne elettroniche oltre a tutte le strumentazioni, compreso il ripristino del sistema di allarme. La scuola dunque resta al momento inagibile. L’occupazione del Virgilio non è stata fortunatamente devastante ma ha comunque lasciato dietro di sé una lunga scia di problematiche che la preside, Carla Alfano, stima in non meno di 20 mila euro. Gioco forza, la ripresa delle lezioni non avverrà prima di mercoledì, giorni in cui si sarebbero dovute tenere le elezioni studentesche e che saranno, invece, rimandate al prossimo 30 ottobre. A conti fatti, il ritorno alla normalità si prospetta ancora lento. 

L’OCCUPAZIONE
Ieri pomeriggio gli occupanti “irriducibili” (non più di 70 giovani) hanno definitivamente lasciato l’edificio. In maniera pacifica. Alcuni di loro uscendo, per non farsi riconoscere dai cronisti, da alcuni genitori, dalla preside Carla Alfano e per evitare di incrociare lo sguardo degli agenti di polizia e dei carabinieri, si sono coperti il volto con i cuscini o con le felpe. Altri, invece, a testa alta hanno borbottato «Non è finita qui». Lo zoccolo duro degli occupanti sta già pensando a possibili manifestazioni e sit-in da organizzare la prossima settimana.

LA SCUOLA DA DENTRO
Quando tutti ormai sono fuori il cortile resta deserto. Ci sono decine di sacchi di plastica stracolmi di rifiuti: bottiglie di vino e birra, stracci, sporcizia. Sul muro troneggia la scritta “Virgilio antifa ottobre 2017” che gli occupanti hanno realizzato in segno di “ricordo”. Si sale ai piani: i pavimenti sono puliti ma resta ancora forte l’odore di erba misto al tabacco benché a terra non ci sia neanche un mozzicone. Alcune classi sono a soqquadro, le porte dei bagni imbrattate, i servizi igienici manomessi. Non è stato apparentemente rubato nulla, mancano due casse acustiche però. Non si sa che fine abbiano fatto. Gli idranti sono stati manomessi, ci sono perdite d’acqua lungo i corridoi. Prima dell’abbandono c’è stato un riordino che non è riuscito però a cancellare la parentesi dell’occupazione. Gli studenti ne dovranno rispondere, promette la dirigenza del liceo, che sceglie adesso la linea dura. Al netto del danno monetario – è il ragionamento – c’è stato un danno d’immagine incalcolabile. E per questo alle classi terze, quarte e quinte del liceo saranno vietate le gite scolastiche mentre si valuteranno altri provvedimenti in sede di collegio docenti. 

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