Scuole occupate, «I presidi devono subito denunciare. E i genitori dire ai figli che è un reato»

Scuole occupate, «I presidi devono subito denunciare. E i genitori dire ai figli che è un reato»
di Marco Pasqua
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Lunedì 5 Novembre 2018, 08:28
«Le occupazioni sono un rito superato e pericoloso, deciso da una minoranza degli studenti. E la conclusione è sempre la stessa: oltre ai danni legati alle lezioni saltate, anche quelli materiali agli istituti». Mario Rusconi, presidente dell'Associazione Nazionale dei presidi del Lazio, consigliere di moltissimi suoi colleghi nelle situazioni più critiche, è da sempre in prima linea nella difesa della legalità tra i banchi di scuola.

La polizia ha sgomberato al settimo giorno di occupazione. Come giudica il suo intervento?
«Sicuramente positivo. In passato, anche quando io ero preside, ci furono occupazioni che durarono oltre un mese e mezzo, con decine di migliaia di euro di danni».

Qual è il consiglio che dà ai suoi colleghi, di fronte ad una situazione come quella del Virgilio?
«Di segnalarla subito alla polizia e di richiedere lo sgombero. Anche se poi, da quello che mi hanno raccontato alcuni presidi, negli anni passati a fronte di una denuncia esplicita non è scattato l'intervento delle forze dell'ordine. E, in ogni caso, nel momento in cui viene segnalata una situazione di illegalità, la polizia dovrebbe comunque intervenire».

Oltre ai danni materiali, quelli legati all'immagine della scuola. In questi giorni, l'occupazione ha suscitato imbarazzo per un accordo tra il Virgilio e un liceo francese.
«Sì, questi ragazzi stranieri, che si trovano a Roma, sono rimasti esterrefatti, perché nel loro Paese queste cose non avvengono mai».

Alcuni giovani hanno attribuito la responsabilità dello sgombero alla nuova linea, certamente più dura, del ministro dell'Interno, Matteo Salvini.
«Gli sgomberi ci sono sempre stati e quando c'erano dei ministri di centrosinistra, anche questi venivano accusati di essere troppo duri. Ma queste sono solo delle ipotesi adolescenziali. La legalità deve essere un obiettivo di tutti e tutti dovrebbero avere a cuore il destino dei nostri ragazzi».

Chi paga i danni delle occupazioni?
«Purtroppo, quasi sempre, li deve pagare lo Stato. Nel caso del Virgilio, la città Metropolitana. La responsabilità penale è personale e per chiedere un risarcimento bisogna prima individuare i responsabili dei danneggiamenti. Cosa che non avviene quasi mai».

Lei è stato mai minacciato per le sue posizioni sulle occupazioni?
«Ricevo minacce in continuazione, via mail o sui social. Ma non mi spavento».

Qual è stato il ruolo dei genitori in questa vicenda?
«Genitori responsabili dovrebbero spiegare ai figli che occupare è sbagliato e che viene commesso un reato».

Come impedire che ci siano altre occupazioni?
«Serve una condanna da parte di tutte le forze politiche: la scuola è un bene di tutti. La legalità, torno a dirlo, deve essere alla base della formazione dei nostri giovani».
 
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