Virgilio, gli studenti si spaccano: «L'occupazione è sbagliata»

Virgilio, gli studenti si spaccano: «L'occupazione è sbagliata»
di Marco Pasqua
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Martedì 30 Ottobre 2018, 08:26 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 13:18

A distanza di neanche 24 ore dal blitz che ha portato un gruppo di giovani del Virgilio ad occupare la loro scuola, emergono, anche pubblicamente, le prime spaccature tra gli studenti dello storico liceo di via Giulia. Spaccature che erano già affiorate nelle settimane passate quando, durante una serie di riunioni, i ragazzi non erano riusciti a decidere unanimemente di prendere possesso della loro scuola.

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Un ampio fronte, infatti, temeva che si potessero ripetere le scene che caratterizzarono l'occupazione dell'ottobre del 2017: festini con djset a base di alcol e droghe, come documentato in un video pubblicato da Il Messaggero. Alcuni la maggioranza degli studenti ha manifestato il proprio dissenso non rispondendo, ieri, alla chiamata social del Collettivo Autorganizzato: «Calate tutti», l'invito che sapeva di ordine. Troppo pochi, infatti, gli studenti presenti in via Giulia. Oggi pomeriggio è prevista un'assemblea pubblica degli studenti medi: l'obiettivo è allargare la protesta ad altri istituti. Qualcuno, intanto, ha pubblicato degli status per contestare il blitz dell'altra notte (deciso quando il sindaco, Virginia Raggi, ha comunicato che lunedì le scuole sarebbero state chiuse).



«Perché io mi devo sentire dire che tanto occupano lo stesso anche se un gruppo di persone si ribella? - si chiede una giovane studentessa (vedi la foto del suo post sopra) - Ma perché al Virgilio vince la maggioranza che vuole occupare? Ma ve lo ricordate l'anno scorso? Ma perché devo sentirmi dire che la mia scuola è un liceo di tossici? Ma, soprattutto, se dovete proprio fare la rivoluzione, non vi fate beccare mentre fumate e bevete alcol». La studentessa dimostra di avere le idee molto chiare, mentre si rivolge ai suoi compagni: «Questa non è una occupazione seria. Avete rotto quando dite che se non caliamo all'occupazione non ci frega nulla del Virgilio. Non avete il diritto di obbligare la gente». Uno sfogo che si chiude con un avvertimento, viste le minacce che, in passato, il Collettivo ha rivolto a quanti esprimevano il dissenso rispetto alla propria linea: «Nel caso in cui aveste la malsana voglia di rendere i miei occhi neri o di insultarmi perché ho esposto il mio pensiero, ricordatevi che c'è libertà di parola e che esistono il rispetto e la dignità».
 

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