Il padre di Giovanna, morta a 10 anni dopo
un'operazione all'orecchio: «Come è possibile?»

di Ilaria Del Prete
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Lunedì 31 Marzo 2014, 08:44
Un intervento di routine all'orecchio in una struttura privata, una piccola paziente di appena dieci anni. Poi la tragedia: il cuore della piccola Giovanna, ricoverata alla clinica Villa Mafalda di Roma per la ricostruzione della membrana timpanica, non ha retto.

Un'insufficienza cardiaca che ha gettato nella disperazione la famiglia della bambina, deceduta sabato durante l'intervento. A nulla sono servite le manovre dei medici, che per due ore hanno provato a rianimarla.



«Com'è possibile che per una banale operazione chirurgica all'orecchio mia figlia possa essere morta?», non si dà pace il padre, che aveva accompagnato la bambina, insieme alla mamma, fino all'ingresso della sala operatoria. Fuori quella porta, qualche ora più tardi, l'annuncio drammatico.

La famiglia ha presentato denuncia contro l'equipe medica. I carabinieri della compagnia dei Parioli hanno sequestrato la cartella clinica e tutta la documentazione sull'intervento. A cercare di far chiarezza sulla vicenda sarà l'autopsia disposta sul corpicino della bimba dalla Procura di Roma, che indaga per omicidio colposo.



Giovanna, secondo quanto riferito dai genitori, non avrebbe mai sofferto in passato di patologie particolari né sarebbe mai stata sottoposta ad altri interventi.

Alla notizia della denuncia la clinica, già al centro delle polemiche in seguito alla morte di Alberto Bevilacqua, suo paziente, avvenuta lo scorso settembre, ha risposto con una nota in cui si dice «affranta» per la morte della piccola ed «esprime la suaindiscutibile fiducia nell'operato dei medici», che hanno «lottato a lungo per salvare la vita della bambina».