Vigili urbani di Roma, si cambia: 7 su 10 in strada. Decoro e campi rom le priorità

Vigili urbani di Roma, si cambia: 7 su 10 in strada. Decoro e campi rom le priorità
di Mauro Evangelisti
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Domenica 16 Settembre 2018, 09:47 - Ultimo aggiornamento: 17 Settembre, 09:21
I vigili urbani impegnati su strada e non in ufficio aumenteranno quasi del 50 per cento. Oggi sono circa 3.000 (sul totale di 5.900), dovranno diventare 4.500. Lo ha deciso e promesso la sindaca Virginia Raggi, d'intesa con il comandante della polizia municipale Antonio Di Maggio, nell'incontro dell'altro giorno con i comandanti dei gruppi e con i presidenti di Municipio (o con chi li rappresentava). Era la «prima conferenza sui servizi di polizia locale», ma al di là delle definizioni contano alcune mosse che l'amministrazione comunale si appresta a fare. Ci sono altre percentuali che aiutano a capire come attualmente, anche a causa del fatto che l'età media dei vigili si è alzata e che sono 700 quelli con certificati di inabilità e dunque devono forzatamente restare in ufficio: per strada opera solo il 55 per cento delle 5.900 unità della polizia di Roma Capitale. In pratica, uno su due è dietro una scrivania e questo ovviamente sguarnisce il controllo delle strade: vale per traffico e viabilità, contrasto delle doppie file e dei divieti di sosta, ma vale anche per le operazioni anti degrado, contro gli ambulanti abusivi, contro tavolino selvaggio o di vigilanza dei campi rom. La sindaca Raggi ha promesso che quella percentuale cambierà e che il rapporto sarà di 70 vigili su strada e 30 negli uffici, ora toccherà a Di Maggio rendere operativa questa misura. Inoltre, arriveranno 300 dei 1.200 vigili per i quali sono in corso le procedure di assunzione, mentre secondo la sindaca ci potrebbe essere anche un altro modo per avere più agenti per strada: i vigili con il minor aggravio potrebbero essere assorbiti negli organici di Roma Capitale come impiegati, liberando posti dunque a nuovi agenti più giovani e senza limitazioni fisiche.

RICHIESTE
Racconta Monica Lozzi (M5S), presidente del VII Municipio: «Noi abbiamo chiesto di rendere più moderno il modo di operare dei vigili, dotandoli di strumenti tecnologici, dai droni alle telecamere. Ma è giusta questa differente distribuzione tra ufficio e strade». Francesca Del Bello, Pd, presidente del II, osserva: «La sindaca, nella relazione iniziale, ha puntato molto sull'importanza della percezione: da una parte si vedono pochi vigili per strada, dall'altra una parte dei cittadini tende a non rispettare le regole. In questo senso, anche noi concordiamo sulla necessità di mandare più vigili sul territorio, in particolare nel nostro municipio è necessario rafforzare il contrasto delle doppie file, dell'abusivismo commerciale e i controlli della movida. Su questo abbiamo chiesto di sperimentare la formula dei presidi fissi». Secondo la sindaca «l'obiettivo è assicurare controlli di polizia stradale, in particolare per sanzionare le infrazioni ai limiti di velocità e sosta selvaggia, incrementate le attività di contrasto al degrado e all'abusivismo, e di presidio di ville storiche, parchi, campi rom e insediamenti abusivi». Altra disposizione della Raggi ai vigili: più stretta collaborazione con le strutture capitoline ed Aequa Roma per incrementare gli accertamenti fiscali su esercizi commerciali e turistici, limitando l'evasione della tassa di soggiorno.
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