Strisce blu a viale Eritrea: i residenti non pagheranno

Strisce blu a viale Eritrea: i residenti non pagheranno
di Laura Bogliolo
3 Minuti di Lettura
Giovedì 6 Dicembre 2018, 09:07
Appare sempre più lontano il progetto della tariffazione pura, il piano del Campidoglio che vorrebbe imporre anche ai residenti il pagamento della sosta sulle strisce blu su 16 strade commerciali. La sperimentazione su viale Libia e viale Eritrea intanto non ci sarà. Sarebbe dovuta partire l'8 dicembre, ma la misura è stata stralciata dalla delibera sul piano natalizio. Il passo indietro è stato annunciato da Enrico Stefàno, presidente della Commissione Mobilità del Campidoglio che però ha sottolineato: «Siamo comunque convinti della bontà della misura che sarà contenuta nel nuovo piano tariffario: entrerà in vigore nel secondo semestre del 2019». Le nuove regole nel quartiere Africano sono saltate anche per «riflessioni interne» ha detto Stefàno.
Tra l'altro c'erano problemi burocratici per la sperimentazione a dicembre: i residenti avrebbero dovuto ricevere una raccomandata contente l'indicazione delle nuove regole, ma nessuna lettera era stata inviata. E sembra che non tutti all'interno del M5S siano pienamente convinti del provvedimento.

I DUBBI
Ricordiamo le nuove regole anticipate tempo fa dal Messaggero: nei giorni feriali, dalle 10 alle 18, i residenti dovranno pagare per lasciare l'auto negli stalli con strisce blu su 16 strade. Via l'esenzione ad esempio su viale Cola di Rienzo, via Appia Nuova, piazza Vittorio. Stefàno davanti alle proteste dei residenti aveva affermato: «Ma posso regalarti io suolo pubblico (=di tutti), per di più in zone dove questo è scarso e molto richiesto?». E ieri sullo stop di Natale diceva: «Semplicemente non andiamo a sperimentarla ma è più che confermata nel piano sosta insieme ad altre strade».
Sono molti i dubbi sollevati però. «Il piano - ha affermato Orlando Corsetti, consigliere Pd - discriminerebbe alcuni residenti rispetto agli altri non interessati, in contrasto palesemente con l'articolo 3 della Costituzione, configurando una grave disparità di trattamento tra cittadini che non sono stati neppure adeguatamente informati dall'amministrazione capitolina». La presidente del II Municipio Francesco Del Bello parla di «sperimentazione iniqua» e annuncia che oggi verrà presentata una mozione contro il nuovo piano e per chiedere un tavolo di confronto. Sul piede di guerra il I Municipio. «Si tratta dell'ennesimo passo indietro di questa Amministrazione dai proclami ad effetto che poi si scontrano con realtà della città e con il Piano Generale del Traffico che ha una sua logica anche nei tempi di attuazione dei singoli passaggi» dicono la minisindaca Sabrina Alfonsi e l'assessore Anna Vincenzoni che parlano di «possibili ricorsi» contro il provvedimento.
Nel quartiere Africano intanto c'è preoccupazione visto che secondo Stefàno si tratta solo di una sospensione. Per protesta dalle finestre hanno appeso panni bianchi. «Siamo pronti a scendere in piazza - dice Marina di Giacomo, portavoce del comitato Il miglio blu - negli anni su 360 stalli a nostra disposizione ne abbiamo persi almeno 150, il provvedimento è ingiusto». I residenti hanno creato anche una petizione sul sito Change.org.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA