Roma, via libera del Comune a regolamento e riduzioni Tari

Roma, via libera del Comune a regolamento e riduzioni Tari
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Mercoledì 28 Marzo 2018, 13:28
La commissione Bilancio ha votato parere favorevole alle delibere che stabiliscono il nuovo regolamento Tari e la riduzione della tariffa sui rifiuti dello 0,73% per le utenze domestiche e dello 0,93 per quelle non domestiche.

«Con il nuovo regolamento stiamo intraprendendo un percorso che ha l'obiettivo di avvicinarci all'introduzione della tariffa puntuale», ha spiegato durante la commissione l'assessore Gianni Lemmetti, che ha poi chiarito: «Abbiamo fatto un primo step indicando le agevolazioni ambientali secondo il principio chi inquina paga, in questo modo la parte variabile della tariffa sarà calibrata su questo principio». Il riferimento dell'assessore è agli articoli 16, 16 bis e 16 ter, ma ancor di più alle norme attuative che dovranno rendere effettive una serie di agevolazioni ambientali. La raccolta di alcuni rifiuti particolari (come ad esempio piccoli Rae e olii esausti) permetterà ai piccoli commercianti di avere uno sconto sulla tariffa in base a quanto raccolto. Stesso discorso per le utenze non domestiche di distribuzione o commercio alimentare che raccoglieranno le eccedenze da donare contro lo spreco alimentare. Infine un incentivo per chi realizza l'autocompostaggio, riducendo la quantità di rifiuto organico da smaltire per Ama.

Per il resto nessuna esenzione sulla tariffa: «Ad eccezione di quella legata all'Isee», ha spiegato Lemmetti, insieme al suo collaboratore, l'avvocato Alberto Foligno. L'articolo 17 del regolamento stabilisce infatti che sono esentati dal pagamento della tariffa I nuclei familiari con Isee inferiore ai 6.500 euro. Lemmetti ha poi parlato del tributo per chiarire perché la scoperta di nuove utenze fantasma non può comportare riduzioni particolarmente grosse per le utenze: «La tariffa deve coprire interamente il costo del servizio. Dunque quest'anno ad esempio il contratto di servizio con Ama è di 771 milioni e questa è la cifra che dobbiamo incassare dal tributo. Normalmente si stimano 100 milioni di mancato recupero - anche perché il pagamento viene effettuato al al 72% dalle imprese e fino al 87% dai privati - questa cifra viene recuperata da un fondo appositamente accantonato a bilancio e finanziato con le entrate della fiscalità generale. Poi però la legge prescrive che l'anno successivo si farà pagare il mancato introito a quelli che in realtà lo avevano pagato l'anno prima. Si può dire che non è giusto, ma prevedendo la legge che la tariffa debba coprire interamente il costo del servizio non può che non essere così».
«Per questa ragione - ha concluso l'assessore - l'unico modo per far diminuire la Tari è diminuire il costo per Ama di svolgere il servizio che viene stabilito nel contratto di servizio, sennò le diminuzioni per le singole utenze sono unicamente il frutto di un allargamento della base imponibile a utenze prima nascoste o esentate dal pagamento, perché come ho detto abbiamo cancellato praticamente tutte le esenzioni precedentemente previste». È stato poi chiarito il punto sullo spostamento del soggetto gestore da Ama a Roma Capitale. «Fino al 2019 I pagamenti verranno fatti ad Ama che poi girerà al comune gli importi.
Il dottor Cervi, che sarà invece il nuovo funzionario responsabile per Roma Capitale (si tratta di Stefano Cervi dirigente capitolino della ragioneria) può avere accesso al conto corrente di Ama». Proprio Cervi ha garantito: «Ama riverserà mensilmente nelle casse del comune quanto incassato dalla tariffa». La scelta serve a garantire le banche creditrici della municipalizzata dei rifiuti capitolina.
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