Roma, la farsa Colli della Farnesina: strada chiusa ma niente lavori

Roma, la farsa Colli della Farnesina: strada chiusa ma niente lavori
di Alessandro Di Liegro
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Venerdì 10 Agosto 2018, 08:53

Come una tela di Penelope, che di giorno si fa e di notte si disfa, via dei Colli della Farnesina chiude e riapre a seconda dell'intervento dei vigili urbani o dei residenti. Chiusa per colpa di un albero caduto ormai a inizio luglio, con ripetuti richiami da parte degli abitanti della zona per individuare una soluzione mai trovata. Ma lavori non ce ne sono: una beffa, o una farsa. Con i residenti costretti, anche solo per arrivare a casa, a fare da sé, aprendo un varco tra le tre transenne che delimitano la chiusura della strada: la prima, arrivando dal Lungotevere Maresciallo Diaz, al civico 138, dove si trova la Casa generalizia delle suore scolastiche francescane di Cristo Re.
L'ultima è a pochi metri di distanza dalla pompa di benzina intorno al civico 264; la terza è nel mezzo, al numero 164, in quel chilometro scarso che delimita una strada che chiusa sarebbe, ma chiusa non è. Se verso via della Camilluccia il tratto è semi-aperto per permettere ai residenti di uscire di casa, dall'altro verso il traffico sarebbe impedito. Sarebbe, appunto.
 

 


LA SITUAZIONE
Il primo ostacolo è superabile passando con le ruote sul marciapiede destro, negli altri due casi il reticolato rosso è stato abbattuto per garantire il passaggio delle bici, dei motorini, delle auto, dei Suv e dei furgoni. Come quello guidato da Giorgio, uno spedizioniere: «Stamattina era aperta. Anche ieri. Non vengo spesso a fare consegne in questa zona, ma in questi giorni non ho mai visto la strada chiusa».
A confermare le parole del giovane è Giovanni Papi, macellaio: «Sono passato stamattina alle 8 e 30 a portare la carne alle suore e la strada era aperta. Forse stanno facendo dei lavori». In realtà non ci sono lavori in corso nella zona, come confermano anche le auto in arrivo da via della Camilluccia. «Il tratto è tutto libero. Solo qui c'è questa barriera - dice Giampiero Bianchi -, ho un amico che abita qui e sono passato a trovarlo».
Un operaio porta una delle barriere con sé, per poi gettarla in un cassonetto: «La transenna? Dici questa?». E fa vedere il paletto divelto da terra. A terra anche una barriera all'altezza del bivio al civico 64: «Lì si può fare male qualcuno, o bucare qualche ruota», conclude.

I PROBLEMI
Nel frattempo, a decine le auto devono zigzagare per oltrepassare il reticolato. «Hanno chiuso la Galleria Giovanni XXIII, io devo arrivare a via Cortina D'Ampezzo, come faccio»?, chiede Cristina Verlengia, che guida un'auto di grossa cilindrata. Proprio la chiusura del tunnel sulla tangenziale è una delle ragioni delle tante auto che percorrono via dei Colli della Farnesina che, nonostante l'interruzione, è diventata una bretella salvifica per il traffico dell'area.
Un tassista sbotta: «Ancora? Ma che ci stanno i vigili?». Qualcuno gli dice che sono stati gli stessi residenti ad abbattere l'ostacolo: «E hanno fatto bene. Anche io avrei fatto la stessa cosa», mormora prima di passare.

LA FILA
Qualcuno tituba, l'auto ferma davanti al reticolato fa da deterrente verso chi vorrebbe tentare il passaggio proibito, tanto da fargli fare inversione. Si crea una piccola coda di macchine con tanto di improvvisato gruppo di autosostegno: «Da lì si passa? Ma sopra è aperto?».
Le domande che si ripetono più volte, mentre la processione dei veicoli non si interrompe, anzi, prosegue da un lato e dall'altro.
 

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