Roma, verde nel degrado, giardinieri senza cesoie: il Comune si dimentica di fornire l'attrezzatura

Roma, verde nel degrado, giardinieri senza cesoie: il Comune si dimentica di fornire l'attrezzatura
di Camilla Mozzetti
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Domenica 15 Maggio 2016, 09:52 - Ultimo aggiornamento: 09:53


Senza guanti né cesoie. Sprovvisti di rastrelli, contenitori e persino taglia-erba. Restano con le mani in mano i 36 giardinieri distaccati dal dipartimento Ambiente del Campidoglio ai singoli municipi di Roma. Va avanti così dal 21 marzo, da quando cioè i dipendenti comunali hanno preso servizio nelle singole ex circoscrizioni. Avrebbero dovuto provvedere, secondo il piano di decentramento delle aree verdi ai municipi, alla pulizia delle aree verdi, in primis nelle scuole statali della Capitale ma da quasi tre mesi restano ogni giorno con le braccia conserte. A lavoro ci vanno e per questo vengono pagati.

SOLDI SPESI
Lo stipendio medio per ognuno viaggia intorno ai 1.200 euro, ma non sanno cosa fare. A fine maggio il Comune avrà coperto stipendi per circa 126mila euro a dipendenti di fatto inoperativi. E questo perché al decentramento - approvato dall'ex amministrazione Marino con una delibera lo scorso ottobre - non è seguita una fornitura idonea degli strumenti di lavoro. «È una presa in giro, hanno scaricato sui territori del personale che a livello centrale non serve e non hanno garantito le dotazioni», spiega il presidente uscente dell'VIII municipio, Andrea Catarci. «In più dei tre giardinieri assegnati - continua Catarci - due non lavorano per motivi d'ufficio e uno è inquadrato come dirigente e quindi non può essere impiegato in strada». Ma non finisce qui, perché i paradossi, in questa storia vanno oltre. «Sempre il dipartimento Ambiente di Roma Capitale - aggiunge la presidente uscente del XII municipio, Cristina Maltese - nonostante il piano di decentramento con l'assegnazione dei giardinieri, avrebbe avuto il compito di emanare, sul finir dello scorso anno, gli appalti per la manutenzione straordinaria del verde nelle scuole e relativi alla prima parte dell'anno corrente». E invece gli appalti non sono mai partiti, l'erba negli istituti continua a crescere.
 
UN PASTICCIO
Da gennaio non è stata mai tagliata, con tutte le rimostranze del caso mosse da genitori e docenti. Un bel pasticcio di fronte al quale non si riesce a nascondere l'incredulità. «Abbiamo ricevuto del personale che di fatto non può essere impiegato - spiega il presidente uscente del IX municipio, Andrea Santoro - e non abbiamo le cooperative, la gente crede sia colpa nostra se l'erba nelle scuole resta alta». Fantascienza? «Neanche per sogno - rimbrotta Paolo Marchionne dal III municipio - qui si può soltanto parlare di incapacità organizzativa». «Ci hanno risposto dal Comune - aggiunge Maurizio Veloccia, dall'XI municipio - che la partita degli appalti sarebbe dovuta essere nostra, ma i fondi sono arrivati soltanto qualche giorno fa e saranno utilizzati per le gare dei prossimi mesi, ci dovrebbero spiegare cosa è successo prima, perché il servizio si è interrotto». I nuovi fondi trovati per i municipi ammontato a 750mila euro. Le gare, però, per la tempistica burocratica, non potranno essere espletate prima dell'estate.