Roma, raid al cimitero del Verano, devastate 70 tombe: i vandali hanno 15 anni

Roma, raid al cimitero del Verano, devastate 70 tombe: i vandali hanno 15 anni
di Alessia Marani e Elena Panarella
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Sabato 13 Maggio 2017, 10:05 - Ultimo aggiornamento: 13:50

Croci divelte, vetri frantumati, vasi di fiori rovesciati, lapidi e stelle di David spaccate in mille pezzi: sono almeno settanta le tombe danneggiate tra il settore ebraico e i loculi posizionati lungo il riquadro di via Tiburtina, fino al Pincetto. Un atto vandalico immortalato dalle telecamere interne del cimitero del Verano che ha portato nel giro di poche ore a individuare i responsabili. Si tratterebbe di una bravata compiuta da un gruppo di minorenni, ragazzini di 15 e 16 anni, che ha agito a volto scoperto. Molto probabilmente la banda rimasta chiusa dentro il cimitero dalla sera precedente, come per ripicca, ha reagito distruggendo tutto quello che ha incontrato lungo il percorso. Accanendosi sui loculi appoggiati al fianco delle mura esterne e su una decina di tombe del cimitero Israelitico. Non risparmiando nemmeno i tumuli dei bambini nel riquadro 110, distruggendo bambole e statuette. Uno scenario di profanazione agghiacciante, che ha lasciato senza parole chi ieri mattina ha varcato gli ingressi di via Tiburtina.
Sulla vicenda indagano i carabinieri della Stazione San Lorenzo e della compagnia piazza Dante, insieme con gli uomini della Scientifica e del Nucleo Informativo. Due dei cinque baby vandali sono già stati individuati e, ascoltati in caserma, non hanno fatto altro che rimpallarsi le responsabilità. Da un primo racconto sembra che dopo la devastazione siano riusciti ad avvertire uno dei custodi che li ha fatti uscire. Saranno denunciati per danneggiamento e vilipendio delle tombe.

LA RABBIA
Un danno morale prima che economico. «Uno sfregio», ripetono i frequentatori del camposanto che denunciano: «Qua è terra di nessuno, non ci sono controlli». Elisa e Rita che ogni giorno vengono per portare fiori al papà e alla mamma sono affrante: «Vedere tutti questi vetri distrutti, i marmi spaccati aggiunge dolore al dolore. Ma vi prego, fate qualcosa, qui abbiamo paura a venire. Non portiamo borse per timore di essere scippate, ci guardiamo sempre alle spalle».

 

LA GESTIONE
l Verano è il cimitero monumentale di Roma, nel quartiere San Lorenzo. Qui sono sepolti molti personaggi famosi, politici e scrittori, da Sibilla Aleramo a Leonida Bissolati. Negli anni è stato già teatro di furti e allarmi degrado. Nel 2008 anche un'indagine ad hoc compiuta dall'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici di Roma ne mise nero su bianco le criticità: gli utenti lo bocciarono di fatto sul versante della sicurezza insieme al Flaminio. Da un primo sopralluogo, sembra siano stati rotti portafiori e danneggiati loculi di almeno quattro settori, tra questi anche il settore ebraico e il Pincetto. L'Ama, la municipalizzata capitolina dell'ambiente e rifiuti che gestisce anche i cimiteri, ha fornito alle forze dell'ordine le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza, attivo 24 ore su 24, per fornire elementi all'individuazione degli autori. Sul caso è intervenuta anche la Comunità ebraica di Roma: «Dalle informazioni in nostro possesso - hanno detto - per ora non esiste alcun elemento per definire l'atto vandalico di questa notte che ha portato al danneggiamento di diverse tombe tra cui alcune del settore ebraico. Siamo in attesa dello sviluppo delle indagini delle forze dell'ordine per accertare le cause e le responsabilità di questo gesto». La sindaca, Virginia Raggi, ha commentato su twitter: «Ciò che è successo al Verano è un atto vile. Vicina ai familiari colpiti da questo episodio vergognoso. Fare subito chiarezza». Le ha fatto eco l'assessore all'ambiente, Pinuccia Montanari: «Siamo vicini a tutte le famiglie colpite e alla Comunità ebraica assicurando tutto il nostro impegno per individuare, insieme ad Ama e alle Forze dell'Ordine, i responsabili di questi imperdonabili atti vandalici».