Roma, universitaria spacciava ai liceali del Flaminio per comprarsi le borse

Roma, universitaria spacciava ai liceali del Flaminio per comprarsi le borse
di Morena Izzo
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Venerdì 4 Dicembre 2015, 08:59 - Ultimo aggiornamento: 19:32
Spacciava davanti alle scuole per comprarsi borse firmate, pagare i viaggi con le amiche e andare a vivere da sola, la studentessa universitaria ventenne, arrestata dai carabinieri con un chilo di droga. La giovane è stata fermata mentre cedeva una dose di marijuana ad un altro studente a piazza Antonio Mancini. «Ho bisogno di soldi. Vivo ancora con i miei genitori», avrebbe confessato agli inquirenti. La giovane, che abita in una villetta sulla via Cassia, un po' fuori Roma, insieme a mamma e papà, ignari di tutto, partiva tutte le mattine, con la scusa di raggiungere l'Università di Roma Tre, dove in realtà non è mai andata da quando si è iscritta. La destinazione, invece, era puntualmente a Piazza Mancini. Gli “affari” migliori li faceva proprio qui, prima che gli alunni entrassero in classe, ma anche verso sera.
Gli “affari” migliori li faceva proprio con gli studenti dei licei e degli istituti tecnici e per recupero anni scolastici, che si trovano in quella zona. Dal liceo artistico di via Pinturicchio, all'istituto tecnico, fino alla zona di Ponte Milvio e Piazza Ankara. Sarebbero almeno 100 i clienti abituali secondo gli investigatori, che per il momento hanno segnalato alla prefettura una decina di loro come assuntori di sostanze stupefacenti. Si tratta di studenti tutti del quarto e ultimo anno delle scuole superiori della zona.
DROGA NELL'ARMADIO
A casa della studentessa pusher, i carabinieri della stazione Flaminia, diretti dal capitano della compagnia Roma Trionfale, Luca Acquotti, hanno trovato 800 grammi di marijuana, ma anche 115 grammi di hashish e oltre 3500 euro di denaro contate. La droga è stata trovata all'interno di un borsone che aveva nascosto nell'armadio della sua cameretta. Un quantitativo che agli inquirenti non lascia dubbi sulla continuità con cui la ragazza già da qualche tempo portava avanti l'attività di spaccio in quella zona. Le indagini dei militari sono ancora in corso per cercare di risalire ai fornitori della giovane. Era in possesso solo di 150 euro e di alcune dosi di marijuana quando è stata fermata in Piazza Mancini da una pattuglia della stazione Flaminia, impegnata in controlli finalizzati proprio al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti. La vera centrale dello spaccio era a casa sua, sotto gli occhi dei genitori, che però non si sono accorti di nulla. Mai un problema con la giustizia. Una fedina penale immacolata, quella della loro figlia.
A casa i militari hanno trovato anche il cellulare, che usava per contattare i suoi clienti, i barattoli in cui aveva suddiviso la droga, un bilancino di precisione, un coltellino e tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi. Insomma era diventata il punto di riferimento degli studenti del quartiere Flaminio, che raggiungeva dalla Cassia, fuori Roma.Una zona tranquilla quella in cui viveva con i genitori, ma per spacciare aveva scelto Piazza Mancini e Piazza Ankara, forse anche su indicazione dei suoi fornitori. E' in questa direzione che proseguono le indagini dei carabinieri che stanno cercando di risalire a loro. Per la ventenne, invece, si sono aperte le porte del carcere di Rebibbia a Roma, dove resta a disposizione dell'autorità giudiziaria. L'accusa per lei è quella di traffico illecito di sostanze stupefacenti.