Roma, la truffa dei verbali sbagliati per togliere le multe agli amici

Roma, la truffa dei verbali sbagliati per togliere le multe agli amici
di Michela Allegri
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Giovedì 6 Aprile 2017, 08:07
Un escamotage per favorire amici e conoscenti, permettendo loro di evitare di pagare migliaia di multe. Dopo tre inchieste shock, l'Ufficio contravvenzioni di via Ostiense torna nel mirino della procura. Questa volta, i magistrati procedono per truffa, falso e abuso d'ufficio. Il fascicolo della pm Laura Condemi è ancora contro ignoti, ma il trucchetto orchestrato da alcuni dipendenti è già chiaro agli inquirenti. Almeno fino alla fine del 2014, nell'archivio unico dell'ufficio sarebbero stati inseriti dati taroccati, in modo da non rendere possibile la notifica delle sanzioni. Dalle indagini è emerso che, nel database, molti verbali risultavano compilati con piccole anomalie, fatte passare per errori di battitura. Per esempio: i cognomi dei multati contenevano lettere sbagliate. La stessa cosa vale per le date di nascita, alterate in modo da attribuire le infrazioni a omonimi.
Dati errati pure per le società titolari di veicoli sanzionati: agli atti ci sono indirizzi fasulli delle sedi legali. Nel caso di contravvenzioni riferite a soggetti deceduti, invece di addebitare l'illecito agli eredi, sarebbero stati inseriti i riferimenti anagrafici dei defunti. Tutte queste circostanze hanno provocato un vero e proprio corto circuito negli uffici, inondati da verbali mai notificati. Risultato: molte contravvenzioni sono scadute e il Comune non ha riscosso le somme.

LA LISTA
Visto che si parla di migliaia di multe non saldate, il buco nelle casse del Campidoglio è significativo. Dalle indagini, svolte dalla Municipale, emerge che certi nomi ricorrono nella lista dei beneficiari. Per questo motivo la Procura procede anche per abuso d'ufficio: il sospetto è che esista un piano studiato da funzionari infedeli per procurare a terzi un ingiusto vantaggio.
Non è la prima volta che l'Ufficio contravvenzioni finisce al centro di indagini. La pm Condemi ha altri due fascicoli sul caos che per anni ha regnato all'interno della struttura. In un caso, quattordici persone sono indagate per falso e truffa. Tre di loro sono vigili. Gli altri sono cittadini che si sono visti annullare senza motivo centinaia di sanzioni. Due funzionari sono già stati condannati a un anno e quattro mesi per aver soppresso migliaia di atti pubblici. Il pm Francesco dall'Olio, invece, ha indagato cinque ex dirigenti per abuso d'ufficio, falso e truffa, contestando ulteriori irregolarità nelle riscossioni. In questo caso, tra i privilegiati ci sono vip e sportivi. Sulle anomalie sta facendo accertamenti anche la Corte dei Conti. Per le multe annullate in modo illegittimo, i magistrati calcolano un danno che sfiora i 6 milioni di euro. In un secondo fascicolo si indaga su centinaia di verbali elevati a cittadini che, in realtà, non avevano commesso infrazioni.
 
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