Roma, compra consolle su un sito ma non riceve nulla: 16enne smaschera la truffa online

Roma, compra consolle su un sito ma non riceve nulla: 16enne smaschera la truffa online
di Elena Ceravolo
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Sabato 27 Febbraio 2016, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 15:43
Sono stati smascherati dalla denuncia di un sedicenne di Guidonia cinque specialisti della truffa on line che già avevano messo a segno decine di colpi fotocopia in tutta Italia. Con il papà al fianco, ha raccontato agli agenti di Villalba ogni dettaglio dell’imbroglio nel quale si è trovato cercando di acquistare una consolle musicale, di quelle utilizzate dai dj. Mille e 800 euro versati senza che ci sia mai stata nessuna consegna. Almeno cinque i conti correnti sequestrati, dopo il racconto del ragazzo, per verificare i movimenti, perché probabilmente utilizzati come “rete” per raccogliere i soldi dei raggiri da parte dei truffatori che, da basi di Roma e provincia, lanciavano su siti specializzati annunci fasulli di vendita degli oggetti più disparati per incassare il prezzo pattuito e poi sparire. Il 16enne aveva telefonato lui stesso al numero indicato on line quando ha visto l’oggetto dei suoi desideri, che era anche di ottima marca. A condurre la trattativa un uomo che ha dato tutte le rassicurazioni possibili: il ragazzo le aveva pretese, cercando anche di verificare che la consolle non fosse oggetto di furto. Alla fine il venditore ha persino inviato una fotocopia della carta d’identità e un contratto che attestava la provenienza lecita della merce. A questo punto è partito il bonifico. Dopo, il silenzio: la consegna un miraggio, il telefono muto. Gli investigatori di Guidonia, diretti da Maria Chiaramonte, hanno seguito le tracce dei truffatori a partire dagli accertamenti bancari. Dal bonifico all’intestatario, fino al conto corrente in cui erano finiti i 1.800 euro. Così è emersa una lunghissima serie di somme ricevute a fronte di presunte compravendite.
 

I DOCUMENTI FALSIFICATI Le indagini non sono ancora concluse e, per ora, sono arrivati a quota venti gli acquirenti raggirati con la stessa tecnica.
E’ emerso, inoltre, che la carta d’identità inviata come garanzia era molto probabilmente falsificata: presentava foto e generalità diverse da quelle utilizzate per l’apertura del conto. Per chiudere il cerchio intorno a tutta l’organizzazione i poliziotti hanno puntato sul telefono utilizzato e sui tabulati. Così sono scattate le denunce per i cinque uomini, 4 italiani e un romeno tra i 28 e i 55 anni. Dovranno rispondere di truffa e falso, uno anche di detenzione di danaro falsificato. I cinque avrebbero messo a segno colpi fotocopia in varie parti d’Italia. Una delle tecniche utilizzate quella di reclutare sempre nuovi “soci” ai quali, dietro compenso, far aprire conti correnti raccogli-bonifici.
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