Roma, i vigili nella villa dei genitori di Totti: «Sigilli allo spogliatoio della piscina»

Roma, i vigili nella villa dei genitori di Totti: «Sigilli allo spogliatoio della piscina»
di Mirko Polisano
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Mercoledì 14 Settembre 2016, 07:35 - Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 08:45
Sono arrivati ieri pomeriggio, poco prima che facesse buio. E hanno chiesto di vedere la piscina. È cominciato così il piccolo blitz della Polizia Municipale nella villa all'Axa in cui vivono i genitori di Francesco Totti. Nei documenti che dovevano notificare c'era la contestazione di un presunto abuso edilizio commesso in quella residenza a ridosso di via dei Pescatori, che risulta comunque intestata al numero 10 della Roma.
 
IL VERBALE
Stando al verbale della squadra di polizia giudiziaria, diretta dal capitano Antonello Strino, a risultare fuori regola sarebbe una manufatto adibito a spogliatoio costruito accanto alla piscina della villa. Sarebbe bastata una segnalazione di un vicino e pochi scatti dall'alto per evidenziare le anomalie edilizie. In Procura a Roma è stato aperto un fascicolo e le indagini sono state affidate alla polizia giudiziaria che proseguirà nei prossimi giorni con gli accertamenti per appurare ogni responsabilità.
IL BLITZ
È stata una piccola task force composta oltre che da vigili anche dai tecnici del IX dipartimento anti-abusivismo supportati da altri del X Municipio a bussare alle porte dell'abitazione dove vivono da tempo i genitori del Capitano, Enzo e Fiorella. Dalla strada, si vede poco o nulla. Un muro perimetrale rafforzato separa il villino dall'esterno, con un cane che fa buona guardia, proprio per evitare le intrusioni non solo dei ladri ma anche dei tanti tifosi che alla fine di ogni partita si recano nel quartiere residenziale per esaltare il loro idolo. L'attività della polizia municipale del X Gruppo Mare, guidata dal comandante Antonio Di Maggio, non si è fermata alle verifiche in piscina, ma si è estesa anche al resto della residenza. Solo la zona relax della villa, però, da quanto si è appreso risulterebbe non a norma a differenza del resto dell'immobile che secondo i verbali «ha tutta la documentazione in ordine con permesso di costruire del 1970 e successivi condoni edilizi già ritirati».
La casa è di proprietà della famiglia da diversi anni e solo da qualche tempo è intestata al capitano. Circostanza, questa che non esclude che il calciatore possa comunque essere stato all'oscuro delle irregolarità commesse prima che l'immobile entrasse a far parte del suo patrimonio.

CONDONO
Per il Capitano giallorosso, non sarebbe la prima volta trovarsi alle prese con problemi di abusivismo edilizio; anche se in passato ha sempre mostrato la massima attenzione al rispetto della legalità. Nel novembre di due anni fa, ad esempio, avrebbe tempestivamente chiesto il condono per una irregolarità edilizia - non addebitabile a lui - riscontrata nella villa che ha comprato nel comune di Sabaudia, sulle dune di Torre Paola. Il giocatore, per evitare l'abbattimento della cubatura irregolare aveva chiesto e ottenuto un condono aggiuntivo per una veranda esterna. Quei lavori - accertarono i tecnici - erano datati nel tempo e il Comune di Sabaudia ha dato al capitano l'ok perché sanabili in base al vecchio condono. La posizione del giocatore della Roma sulle presunte irregolarità dello spogliatoio nella villa dei genitori sarà analizzata dai tecnici del municipio e - secondo indiscrezioni - qualora dovesse emergere che anche in questo caso si tratta di lavori che risalgono a molti anni fa, non è escluso che la sanatoria già utilizzata a Sabaudia possa essere la stessa applicabile anche per il comune di Roma.