E’ polemica su quell’incrocio maledetto. A Torre Angela ci si chiede cosa si aspetta per evitare il ripetersi di tragedie come quella che ha ucciso Walter Baghino.
«Perché non viene monitorata una strada a così alto rischio di incidenti?» Gli agenti municipali del VI gruppo Torri stanno cercando di ricostruire la dinamica, in attesa del risultato degli esami del sangue disposto dal magistrato sui due conducenti coinvolti. Questi ultimi, già ascoltati dagli inquirenti, hanno dato la loro versione sullo schianto, ma di certo saranno le analisi tossicologiche a svelare se c’è stata assunzione di alcol o droga prima di mettersi alla guida.
E, solo dopo gli esiti tossicologici, si deciderà se iscrivere nel registro degli indagati i due automobilisti con l’accusa di omicidio colposo.
LE INDAGINI
Una carambola mortale le ha portato via il marito. Ora c’è un’indagine in corso e sarà l’esito degli esami tossicologici a tentare di chiarire cosa sia successo l’altra sera in via Trinitapoli. Al test clinico sono stati sottoposti i due automobilisti coinvolti nello scontro frontale in cui ha perso la vita il sessantenne. Un incidente dalla dinamica ancora sotto la lente degli investigatori. A Torre Angela non si parla d’altro. «Walter aveva salutato la famiglia prima di scendere di casa - racconta una vicina - e non è tornato più: è assurdo morire così».
I TESTIMONI
Le due vetture, una Toyota ed una Opel, impattano violentemente l’uno contro l’altra, intorno alle 21. Un urto spaventoso, all’incrocio con via Minopoli. Forse un colpo di sonno, una manovra azzardata o più probabilmente l’alta velocità. Il rumore sordo dello scontro si è udito a molti metri di distanza. «Come se fosse esploso qualcosa» dicono alcuni residenti. Il botto, il panico, la gente che corre in strada. «E’ Walter» urlano, riconoscendo il loro edicolante in fin di vita sul selciato. Subito i primi soccorsi e la corsa disperata in ospedale, ma al Policlinico Tor Vergata le condizioni del paziente appaiono subito gravi. Walter muore poco dopo le 22, mentre i familiari aspettano fuori la sala operatoria. Attonito il quartiere che adesso si prepara ai funerali del pensionato. «Aveva un sorriso per tutti - ricorda un suo cliente - la mattina era una prassi passare dalla sua edicola per un saluto di buona giornata. Non ha senso lavorare una vita intera e poi, quando è il momento di godersi il tempo di una passeggiata, finire schiacciato in uno scontro del genere». Walter aveva la sua attività, ceduta da qualche anno, in via dei Romanisti e lì lo conosco un po’ tutti: «una persona perbene».