Tor Sapienza, bonifica nel campo rom
tensione e blocchi in via Salviati

Tor Sapienza, bonifica nel campo rom tensione e blocchi in via Salviati
di Elena Panarella
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Giovedì 16 Ottobre 2014, 17:01 - Ultimo aggiornamento: 17:34

E’ partita questa mattina a Tor Sapienza l’operazione di bonifica del campo rom di via Salviati (a settembre la stessa lo stesso intervento era scattato in quello di via di Salone). Quaranta uomini del Gruppo sicurezza pubblica e emergenziale, guidati dal comandante Raffele Clemente e dal suo vice Antonio Di Maggio, hanno iniziato le operazioni di sgombero. Più di quaranta baracche saranno buttate giù entro mercoledì e 120 persone allontanate. Una parte di quest’area è autorizzata, il lato dove vivevano bosniaci e montenegrini è quella smantellata. In tutto ci vivono 450 persone. A metà mattinata erano stati già portati via tre camion carichi di detriti e trovato una decina di vetture abbandonate. Non sono mancati momenti di tensione quando gli agenti hanno iniziato a bloccare l’area con dei blocchi di cemento. «Abbiamo bambini piccoli, non sappiamo dove andare», urlano le donne che per protesta si sono piazzate davanti alle gru proprio con i piccoli.

LE REAZIONI

«Dopo un anno e mezzo di totale silenzio da parte del sindaco Marino rispetto al degrado dell’area di Tor Sapienza, grazie alla grande manifestazione di sabato scorso organizzata dal comitato di quartiere a cui ho preso parte, finalmente le istituzioni si sono decise ad intervenire», scrive sul suo profilo facebook Gianni Alemanno. «Da questa mattina, infatti - ha aggiunto - gli uomini della Polizia di Roma Capitale stanno effettuando l’intervento di sgombero nel campo nomadi Salviati che, come denunciato nel mio video la scorsa settimana, è una realtá intollerabile che sotto la mia amministrazione avevamo cercato di contenere.

La totale assenza di una politica di gestione dei rom ha contribuito qui, come in altre aree della periferia della città, a moltiplicare il degrado e l’insicurezza dei residenti. Manifestazioni come quelle di sabato stanno sorgendo anche in altri quartieri, come il corteo del 15 novembre che porterà in piazza comitati e associazioni stanchi del degrado delle periferie. Il segnale è chiaro: i cittadini sono stanchi di sentir parlare solo di pedonalizzazioni del centro storico e chiedono maggiore attenzione alla lotta al degrado che si combatte sostituendo la demagogia del buonismo con un controllo reale del territorio».

I RESIDENTI

I residenti di Tor Sapienza scesi in piazza, protestando raccontavano: «Non ne possiamo più, io ho due figli piccoli, abito accanto ai nomadi e il problema principale sono i fumi tossici. Li respiriamo continuamente, qualcuno deve fare qualcosa, non ce la facciamo più». Si espone così il consigliere regionale Fabrizio Santori: «I campi di via Salviati stanno generando da troppo tempo un clima di esasperazione. Fonderie abusive e furti di rame e metalli che vengono poi lavorati nei campi stanno diventando una costante».