Tifosi Feyenoord, il questore replica a Marino: «Meglio disordini che morti»

Tifosi Feyenoord, il questore replica a Marino: «Meglio disordini che morti»
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Venerdì 20 Febbraio 2015, 10:49 - Ultimo aggiornamento: 18:30
«Sapevamo che la partita era a rischio e avevamo mobilitato per al sicurezza 1800 uomini, 600 solo nel centro storico. Non abbiamo nè sottovalutato nè in malafede nascosto la nostra preoccupazione». Così il questore di Roma Nicolò D'Angelo si difende dalle polemiche per la gestione della sicurezza dopo le devastazioni dei tifosi del Feyenoord di ieri.





«Siamo in possesso di 10 ore di filmati allo scopo di monitore tutto ciò che c'è da monitorare - aggiunge - Abbiamo avuto una serie di contatti con la polizia olandese le cui informazioni in corso d'opera sono state cambiate: avevamo avuto informazioni che un gruppo di tifosi del Feyenoord, quantificato in 400-600 e alcune volte 200-300, sarebbero transitati a Roma via Bruxelles».





«Ho operato male? Sono qua...» Sulla guerriglia avvenuta a piazza di Spagna il questore precisa: «Abbiamo protetto la piazza e la gente. Con un intervento si rischiava di innescare una miccia spaventosa». «Io morti non ne faccio - aggiunge - Non siamo intervenuti davanti alla sporcizia e allo scempio per evitare il peggio a piazza di Spagna: in quella piazza ci sono scuole, bimbi dell'asilo che escono alle 16. Era pericoloso, abbiamo protetto la piazza e la gente evitando di intervenire in maniera massiva». «Se qualcuno pensa che io abbia operato male, io sono qua».



Sventato attacco dei romanisti «Abbiamo avuto il problema di controllare 40 tifosi romani che volevano tendere agguato a olandesi per vendicare la Lupa: li abbiamo intercettati e denunciati», aggiunge ancora il questore di Roma Nicolò D'Angelo. «Al termine della partita abbiamo fermato quaranta tifosi della Roma che si erano nascosti a Colle Oppio con i bastoni per vendicarsi sui tifosi del Feyenoord» anche per la provocazione dell'immagine circolata sui social della Lupa decapitata. «Fortunatamente - continua D'Angelo- li abbiamo bloccati e portati via». «Abbiamo monitorato 600 romanisti radunati a piazzale Flaminio e pronti a fare scontro con un eventuale corteo dei tifosi olandesi.
Questa è la ricostruzione storica dei fatti».




La replica a Marino «Capisco il sindaco di Roma che si è visto la piazza vituperata ma non condivido una accusa di pressapochismo: abbiamo garantito l'incolumità, abbiamo impedito devastazione e saccheggi veri. Le forze dell'ordine hanno operato bene. Scaricare non serve, quando si perde si perde insieme». «Se i miei uomini ieri facevano i gendarmi si sarebbe scatenata una rissa gigantesca e poi sarei stato costretto ad usare il reparto in maniera massiva e ci andavano di mezzo innocenti». «Abbiamo tutelato ciò che poteva essere tutelato - ha aggiunto - Abbiamo disposto il servizio davanti ai monumenti e ai palazzi istituzionali, con 600 uomini e le pattuglie abbiamo cinturato tutta la zona: l'ordine pubblico non è uno sterile manuale ma è buon senso, capacità di sintesi e farsi due conti. Ii nostro intervento è stato di buon senso».



«Davanti a noi, alle forze di polizia non si sono verificati danneggiamenti alla Barcaccia. Ribadisco che davanti ai turisti e bambini che stavano uscendo da scuola un intervento con cariche indiscriminate avrebbe fatto esplodere una miccia, avremmo fatto una strage e dato un'immagine peggiore», ha aggiunto.