Roma, crepa sul ponte Mazzini: chiuso al traffico e ai pedoni

Roma, crepa sul ponte Mazzini: chiuso al traffico e ai pedoni
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Lunedì 31 Ottobre 2016, 11:08 - Ultimo aggiornamento: 20:50

Verifiche e screening. Queste le parole d'ordine a Roma all'indomani della forte scossa di terremoto che ha investito il centro Italia provocando danni anche nella Capitale. La sindaca Virginia Raggi ha annunciato di voler passare al setaccio per ben due volte gli istituti scolastici, oggi chiusi ad hoc. Un primo controllo d'emergenza, su crepe e piccoli crolli, verrà condotta fino a domani e stabilirà se mercoledì sarà possibile riaprire i battenti; una seconda analisi, più approfondita e di lunga durata, punterà ad una mappatura statica di tutti gli edifici.  
 

 

Anche l'università La Sapienza oggi è rimasta chiusa per verifiche sugli edifici. Intanto, stamane è stato chiuso Ponte Mazzini, al centro di Roma, a causa di una crepa e perdite d'acqua: al termine delle verifiche sono stati dichiarati inagibili, per alcune lesioni, i due marciapiedi ai lati del ponte. Code e rallentamenti si sono registrati sul lungotevere ma anche a San Lorenzo, sulla via Salaria e in tutto il quadrante nord-est a causa dell' interdizione di un tratto della tangenziale est. In città il traffico è andato in tilt anche per la chiusura di un tratto della galleria Pasa, (ovvero la galleria Principe Amedeo di Savoia Aosta), a due passi da San Pietro, per verifiche a eventuali danni alla volta e al fregio all'ingresso col logo del Campidoglio.

In tutto sono stati un'ottantina gli interventi portati avanti dalle 8 di stamane dai vigili del fuoco, con centinaia ancora in coda. La maggior parte dei cittadini ha chiamato per richiedere controlli di stabilità e segnalare crepe su tramezzi e cornicioni caduti o pericolanti. Dopo le lesioni post- terremoto riscontrate ieri nella Basilica di San Paolo e a Sant'Ivo alla Sapienza, due chiese del centro storico sono state dichiarate inagibili. Ma le sorvegliate speciali sono state le scuole. Con la sindaca che è andata personalmente a fare un sopralluogo in un istituto comprensivo di Tor Bella Monaca. «In queste 48 ore stiamo effettuando controlli immediati per capire se il terremoto ha causato lesioni, crepe e crolli che ne impediscono la riapertura nella giornata di mercoledì - ha spiegato Raggi -. Nel frattempo abbiamo avviato un percorso molto più approfondito di verifica per riuscire ad ottenere un certificato sulla staticità degli edifici.

Questa era un'attività che non era stata fatta, che necessita di essere avviata in maniera molto capillare e che ovviamente richiede tempo. Le due attività proseguono in parallelo. Abbiamo un piano di evacuazione» della città «fermo al 2008 - ha sottolineato - e già ci siamo attivati per rinnovarlo e aggiornarlo». Per la manutenzione scolastica «dobbiamo lavorare ad un piano con risorse specifiche e speriamo anche nell'aiuto del Governo», le ha fatto eco l'assessore competente Laura Baldassarre. Una dura critica è arrivata dall'Associazione Nazionale Presidi che per voce del presidente di Roma e Lazio Mario Rusconi ha lanciato l'Sos: «I controlli ci risultano random e su segnalazione dei presidi: chiediamo alle amministrazioni competenti maggiore serietà, Comune e Città metropolitana non possono andare a controllare solo dove ci sono segnalazioni perché i responsabili sono loro». Secondo il consulente per la sicurezza dell'Anp, Francesco De Matteis solo il 5% degli istituti scolastici a Roma ha la certificazione di agibilità ed è in linea con le norme anti-sismiche.

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