Stazione Termini evacuata, tre domande: tutti i dubbi da spazzare via

Stazione Termini evacuata, tre domande: tutti i dubbi da spazzare via
di Davide Desario
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Martedì 26 Gennaio 2016, 08:58 - Ultimo aggiornamento: 13:36
L a notizia che alla stazione Termini si sia trattato di un falso allarme rassicura, purtroppo, fino a un certo punto. Ci sono alcuni passaggi, avvenuti in queste concitate ore, che vanno chiariti il prima possibile per tranquillizzare davvero i cittadini.

La prima domanda è: come ha fatto l’uomo con il cappellino a superare i varchi di controllo della stazione Termini? Da quando è cresciuto l’allarme terrorismo islamico in tutto ilmondo, alla stazione Termini di Roma sono stati intensificati i controlli e soprattutto è stato blindato l’accesso ai binari. Per poter prendere un treno, ormai lo sanno tutti, è necessario passare per dei varchi presidiati e mostrare il biglietto al personale di sicurezza. Viene allora da chiedersi: come ha fatto l’uomo a passare tranquillamente con quel grande fucile giocattolo?

Il secondo dubbio riguarda il sistema di comunicazione tra le forze dell’ordine. Infatti, mentre la stazione Termini veniva evacuata e polizia, carabinieri e militari con giubbotti antiproiettile blindavano il terminal armati di mitra, sul treno per Anagni riusciva a svicolare l’uomo a cui tutti davano la caccia. Come è possibile che non sia arrivato l’allarme proprio sui convogli che partivano dalla stazione principale della Capitale?

E infine arriviamo al carabiniere che ha fermato il sospetto e poi lo ha lasciato andare perché ha verificato che l’arma era un giocattolo. E’ vero che il militare era fuoriservizio e che non era al corrente di quel che stava accadendo a Roma dove alla stazione Termini era in atto una caccia all’uomo ad armi spianate. Ma di questi tempi a un rappresentate delle forze dell’ordine che ferma un uomo di circa 40 anni che imbraccia un fucile giocattolo non viene inmente di fermarlo e di portarlo in caserma per accertamenti? Non esistono protocolli operativi per casi come questi? E se a Termini quell’uomo avesse appena fatto davvero un attentato? O se invece con quell’arma giocattolo poco dopo fosse entrato in una farmacia o in un supermercato? Domande semplici. A cui occorre dare risposta il prima possibile.
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