Roma, la nuova vita del trafficante di coca diventato ristoratore a Tenerife: arrestato latitante

Molinari
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Sabato 1 Aprile 2017, 09:08 - Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 19:24
Ufficialmente ristoratore, in realtà trafficante di cocaina: l'uomo, latitante dal 2015, è stato scoperto e bloccato ad Arona di Tenerife al termine di un'indagine condotta dai carabinieri dei Nuclei investigativi di Roma e Frascati e dalla Guardia Civil spagnola che lo ha sottoposto ad arresto provvisorio in attesa dell'estradizione. Si tratta di Luigi Molinari, di origini romane, 64 anni, in base a un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso nel dicembre 2015, dalla procura generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma, dovendo espiare la pena di 18 anni di reclusione per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. L'uomo infatti, «nel gennaio 2007, insieme ad altre otto persone, era stato arrestato dai carabinieri di Frascati in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere - ricordano i carabinieri - nell'ambito dell'indagine convenzionalmente Tenerife 2005, poiché ritenuto promotore e organizzatore di un sodalizio criminoso dedito al narcotraffico internazionale e operante, principalmente, nell'area di Tor Bella Monaca».

In particolare, l'indagine aveva permesso di far luce su diverse importazioni di cocaina, proveniente dall'Est Europa e fatta giungere in Italia occultata in automezzi pesanti.
Come ricostruiscono i carabinieri, terminato di scontare la misura cautelare disposta, nel maggio 2014, in attesa della sentenza, arrivata nel dicembre 2015, il 64enne fece perdere le proprie tracce, trasferendo i propri interessi all'estero. Così, nel mese di aprile 2016, il provvedimento di cattura è stato esteso nell'ambito dell'area Schengen e, nel maggio successivo, internazionalizzato. L'arresto è avvenuto nei pressi di un noto ristorante italiano, sulla costa Adeje di Tenerife e gestito, in maniera occulta, dallo stesso latitante. Nel tentativo di sottrarsi alla cattura, il ricercato ha esibito ai carabinieri intervenuti nel blitz alcuni documenti con generalità false. Sono in fase di avvio le procedure per la sua estradizione in Italia.
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