Taxi, il flop della tariffa rosa: poche donne romane sfruttano lo sconto

Taxi, il flop della tariffa rosa: poche donne romane sfruttano lo sconto
di Lorenzo De Cicco
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Sabato 16 Settembre 2017, 09:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Settembre, 10:03

C'è da dieci anni, ma non la sfrutta nessuno. La tariffa rosa, questa sconosciuta. La chiede appena l'1 per cento delle donne romane, secondo i calcoli del 3570, la più grande cooperativa dei tassisti capitolini. Viene da domandarsi come mai uno strumento pensato per incoraggiare le donne a salire a bordo delle auto bianche alle ore piccole, per assicurare un rientro a casa più sicuro, sia finito parcheggiato nel dimenticatoio, come tante altre buone pratiche a bassissima diffusione. Di sicuro l'iniziativa, dopo un po' di propaganda iniziale, è stata reclamizzata pochissimo sia dal Comune di Roma che dai conducenti. Ora la giunta M5S promette maggiori ispezioni sui taxi. Perché qui, in teoria, lo sconto dovrebbe essere ben esposto e pubblicizzato. «Stiamo aumentando i controlli per accertare che questa agevolazione venga effettivamente applicata sempre», ha scritto la sindaca, nella lettera pubblicata ieri sulle colonne di questo giornale.

SUL TASSAMETRO
Si vedrà se il giro di vite promesso da Palazzo Senatorio riuscirà effettivamente ad aumentare le richieste di sconto da parte delle clienti. Finora l'esperimento si è rivelato un rotondo flop. Introdotta nel 2007, in teoria la tariffa rosa permetterebbe a tutte le donne di ottenere una sforbiciata del 10% sul conto del tassametro, per tutti i tragitti dall'una alle 5 di notte. Tutti i giorni, feriali e festivi. Non sarebbe neanche un sacrificio così rilevante per i tassisti, considerando che in altre città d'Italia il taglio per le corse con donne a bordo è decisamente più sostanzioso. A Perugia, per esempio, l'amministrazione sta ragionando su uno sconto del 30 per cento; in Abruzzo il consorzio Cometa già offre alle donne che viaggiano tra le 23 e le 6 del mattino corse urbane a 5 euro e tariffe scontate del 30% per i percorsi extraurbani; a Bolzano il Comune offre un rimborso di 3 euro sul prezzo di ogni chiamata dalle 22 alle 6, ma lo sconto scatta addirittura alle ore 20 per le donne sopra i 65 anni. Parma ha distribuito 5 voucher del valore di 4 euro, spendibili tra le 20 e le 7 del mattino.

I PARCHEGGI
«Se un taxi arriva subito una donna si sente più sicura», ha scritto la Raggi. Chiedendo che anche i tassisti facciano la loro. «Dal confronto con le tassiste donne è emersa la necessità di ottenere supporto per l'acquisto di sistemi di sicurezza interni, come telecamere e pannelli divisori», ragiona la sindaca.
Sul tavolo c'è anche la proposta lanciata del Messaggero di aumentare i taxi nelle zone della movida. «All'amministrazione chiediamo che vengano creati più stalli nei luoghi frequentati dai giovani di notte, per assicurare maggiore sicurezza», dice Loreno Bittarelli, presidente di Uritaxi e della cooperativa 3570 (oltre 3.700 tassisti iscritti su 7.800 licenze rilasciate a Roma). «Andrebbero create aree dedicate anche quando a Roma ci sono grandi eventi, lo chiediamo da tempo». Sullo sconto del 10% dopo l'una di notte, «siamo favorevoli a maggiori controlli, se c'è una regola deve essere rispettata. Già oggi la nostra cooperativa ha fatto qualcosa: aggiungendo il numero 1 allo 06.3570 si ha una linea diretta dedicata alle donne in difficoltà». La lotta ai violenti, fa capire, passa anche da questi accorgimenti.