Stupri, campagna del Messaggero «Bodyguard contro le violenze», la proposta dei gestori dei night

Stupri, campagna del Messaggero «Bodyguard contro le violenze», la proposta dei gestori dei night
di Camilla Mozzetti
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Domenica 17 Settembre 2017, 10:02 - Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 08:17

C'è una Roma che di notte non dorme e resta sveglia, che richiama migliaia di giovani donne, italiane e non, con luci al neon e musica ad alto volume. È la Roma dei locali notturni, delle discoteche. Luoghi d'incontro e di divertimento prima di tutto che non di rado e sono le cronache a dirlo si trasformano tuttavia in scenari di violenze. E ancor di più in territori di promiscuità dove i malintenzionati riescono a volte ad aggredire giovani clienti perdendosi poi nella confusione e tra gli schiamazzi di chi entra ed esce dai locali.

Anche per questo, per cercare di garantire una maggiore sicurezza alle clienti, i gestori dei discoteche come promette la Società italiana dei locali da ballo di Roma rispondendo alla campagna anti-violenza de Il Messaggero sono pronti a rafforzare la presenza dei buttafuori, incrementando il personale soprattutto nel weekend. Non è il locale notturno di per sé il responsabile delle aggressioni. I problemi, secondo la categoria, sono altri. A partire dall'abusivismo dei locali d'intrattenimento che per fagocitare un maggior numero di incassi (si stima che tra discoteche e locali notturni illegali il giro d'affari annuale superi i 30 milioni di euro) trascendono le regole basilari, non garantendo i controlli e permettendo a tutti di entrare, compresi i minorenni e le minorenni, senza nessuna verifica.

LE ILLEGALITÀ
Sembrerà strano per la grandezza della Capitale, ma in città i locali autorizzati non superano le 200 unità. Quelli abusivi? Stando alle stime di alcune associazioni di categoria si contano, soprattutto in estate, tra i 100 e i 300 locali medio grandi che nascono senza autorizzazioni né permessi. E che di conseguenza, non fanno della sicurezza una virtù.
Oltre a questo, gli imprenditori regolari pur servendosi di personale scelto e garantendo in futuro un aumento, vorrebbero una maggiore collaborazione con le forze dell'ordine. Dei presìdi congiunti, in sostanza, con agenti in borghese fuori dai locali, per offrire una maggiore sicurezza anche alle comitive di ragazze che spesso frequentano locali e disco-pub da sole: dati alla mano, in media il 65% dei clienti è donna. «Non è semplice, ce ne rendiamo conto spiega Massimo Menicali, gestore di un noto locale a Roma nord ma senz'altro sarebbe utile poter contare su questa contaminazione».

COME A PARIGI
Molti gestori hanno anche provato a verificare se installare o no dei metal detector agli ingressi ma il meccanismo è stato abbandonato. Una delle proposte che invece la Società italiana locali da ballo intende sottoporre all'amministrazione di Roma Capitale è quella del sindaco notturno. «A Parigi, Amsterdam o Berlino argomenta il presidente della Silb Roma, Antonio Flammini che nella Capitale rappresenta più di 120 esercizi notturni il sindaco della notte già esiste; non è altro se non un delegato del primo cittadino che si occupa di verificare tutto il comparto, appurare la regolarità dei locali, sia sul fronte amministrativo che su quello relativo alla sicurezza: dall'uso di personale qualificato ai dispositivi anche tecnologici impiegati per garantire un sano divertimento ai clienti».

La proposta è stata formalizzata al vicesindaco e assessore alla Cultura del Campidoglio, Luca Bergamo. La categoria attende una risposta. Inoltre sempre «a Parigi conclude Flammini esiste anche un consiglio composto da più membri istituzionali che sovrintende tutte le attività di controllo e verifica dei locali durante la notte, sarebbe utile poter contare su uno strumento analogo anche a Roma».

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