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Jon (così lo chiamavano gli amici) era a Roma dal 7 aprile per una gita scolastica insieme ad altri 20 studenti e tre insegnanti. «Te ne sei andato via troppo presto, questo gioco ti è costato la vita» scrive Erin sulla pagina Facebook di Jon. I compagni di scuola, il College de Elysée di Losanna, non riescono proprio a credere che qualcuno abbia voluto fare del male a Jon. Pensano soprattutto a «un gioco finito male» con quei coltelli modello Balisogn (a farfalla) pericolosissimi e vietati. Un gioco da riprendere forse con il cellulare per creare un video, uno dei tanti, da caricare su YouTube. Il web è pieno di video tutorial per imparare a maneggiare quel maledetto coltello: è sufficiente inserire su YouTube “Balisong Trick Avec Couteau Papillon” per trovare giovanissimi che fanno volteggiare i coltelli.
IL POST
«Un coltello a farfalla conficcato nel cuore» riassume con tremenda lucidità Deniz, un amico sul social network. Oltre 20.000 followers su Twitter, migliaia di click per i suoi video su YouTube, soprattutto scherzi e gag comiche. La famiglia di Jonathan ha lasciato un messaggio su Facebook: «Grazie a tutti, vogliamo di nuovo stringervi nelle nostre braccia appena ritornerete. Speriamo davvero dal profondo del nostro cuore di vedervi presto, abbiamo bisogno di voi, la porta è spalancata» firmato i genitori di Jon.
LE DEDICHE
Ieri su Twitter seguendo l’hashtag RipJon (riposa in pace Jon) si scopriva tutto l’affetto per quel ragazzo che amava realizzare video divertenti. “Repose en paix Jonathan” è il titolo del filmato creato da Amandine per ricordare la vittima della tragedia consumata in una stanza d’ostello: una musica triste, il volto del sedicenne sorridente, tre minuti di video per dare l’ultimo addio al giovane. Candele e fotografie di Jon ieri sono apparse all’ingresso della scuola che il ragazzo frequentava a Losanna. Faceva scherzi Jon nei suoi video così popolari sul web, scherzi ai passanti, fingeva di sentirsi male in metro, faceva boccacce. L’ultimo scherzo però glielo ha fatto la vita, strappandolo via, a soli sedici anni, dalla sua famiglia, dai suoi amici.
laura.bogliolo@ilmessaggero.it
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