Strisce blu, il Comune difende le multe
Nessuna irregolarità, sono legittime»

Strisce blu, il Comune difende le multe Nessuna irregolarità, sono legittime»
di Luca Lippera
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 12 Marzo 2014, 16:34 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 09:27
Non c' alcuna irregolarit: le nostre multe sulle strisce blu sono assolutamente legittime. Il Comune di Roma risponde indirettamente al Ministero delle Infrastrutture che in un parere divulgato nei giorni scorsi definiva "irregolari" le contravvenzioni alle auto in sosta con un ticket orario scaduto nelle cosiddette "aree tariffate".



«La questione - affermano in Campidoglio - è stata affrontata dall'avvocatura comunale: i verbali (elevati dagli ausiliari dell'Atac, ndr) sono assolutamente regolari». Ma il caso, ovviamente, è ben lungi dall'essere chiuso: decine di avvocati stanno affilando le armi contro il Comune e promettono una valanga di ricorsi.



Il Ministero delle Infrastrutture aveva concluso, in base a una lunga serie di valutazioni giuridiche, che le contravvenzioni sulle strisce blu sono legittime solo nel caso in cui sul parabrezza dell'auto non ci sia alcun ticket. «Negli altri casi - afferma il parere, la cui procedura è iniziata nel lontano 2010 - l'amministrazione può solo limitarsi a chiedere la differenza tra ciò è stato pagato e ciò che risulta dovuto al momento del controllo».



Ma il Comune di Roma non è d'accordo e ritiene "assolutamente legittima" la sua strada. Le sanzioni per sosta irregolare sulle strisce blu nel 2012 sono state circa 302 mila, con una previsione di incasso per il Comune di circa 11 milioni di euro. «Il caso è stato esaminato a fondo - dicono al Dipartimento delle Entrate del Campidoglio - perché nel 2013 una associazione culturale (la "Centogiovani", ndr) si è rivolta all'Atac con un ricorso prendendo spunto proprio dal parere fornito dal Ministero».



La cosa era stata complicata dall'esistenza di un precedente. La società che gestisce la sosta a pagamento nel Comune di Velletri, per un certo periodo, ha elevato le multe (circa 25 euro) solo a chi non esponeva alcun ticket. Agli altri veniva lasciato un avviso il cui senso era sostanzialmente questo. «Avete pagato due ore. Siete in sosta da quattro: pagate la differenza. Se non lo fate, ovviamente, scatterà la contravvenzione».



Il Comune di Roma però ritiene che questa impostazione non sia corretta e che vada applicato, alla lettera, l'articolo 7 del Codice della Strada. «Nel caso in cui l'auto in sosta sulle strisce blu non esponga alcun ticket, la questione non si pone: scatta la multa - dicono all'Ufficio Contravvenzioni - Se invece c'è un ticket scaduto, l'ausiliario deve irrogare una certa sanzione (circa 25 euro) per ogni ora o frazione di ora di "buco" nel pagamento».



Il Campidoglio sostiene che questa interpretazione, sfavorevole ai trasgressori, è sorretta da una sentenza con cui la Corte dei Conti ha contestato (proprio allla società concessionaria del Comune di Velletri) l'idea di offrire all'automobilista l'alternativa (una sorta di facoltà) tra il pagare la differenza dovuta per la sosta o andare incontro a una contravvenzione.



Ma negli uffici del Giudice di Pace decine di avvocati che si occupano di multe affilano le armi e promettono battaglia. «Mettiamo che tizio abbia sforato di mezz'ora, mezzo euro si e no di mancato pagamento - ragiona uno di loro - e che gli venga chiesta una sanzione di dieci, quindici euro. E' giusto? Oppure si tratta di una speculazione? A nostro avviso è molto più corretto che il Comune, supponendo la violazione di una sorta di contratto de facto concluso per la sosta di un veicolo, gli chieda la differenza e che solo in mancanza di regolarizzazione gli commini una sanzione. Solleveremo la questione con i giudici. Arriverà una qualche sentenza e allora ne vedremo delle belle».
© RIPRODUZIONE RISERVATA