Roma, epidemia di stafilococco al San Camillo: sedici bambini contagiati

Roma, epidemia di stafilococco al San Camillo: sedici bambini contagiati
di Camilla Mozzetti
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Giovedì 17 Marzo 2016, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 12:04

Allerta al reparto di neonatologia dell'ospedale San Camillo: 16 bambini e 17 operatori sanitari sono stati "colonizzati" dallo stafilococco aureo, un batterio che si trasmette per via aerea e attraverso gli strumenti sanitari e che se non curato, può degenerare anche nelle broncopolmoniti. L'epidemia è scoppiata nelle corse settimane e, fanno sapere dalla direzione sanitaria dell'ospedale, è stata trattata «seguendo i protocolli di sicurezza previsti per circostanze simili». Dallo scorso 27 febbraio, data di dimissione dell'ultimo bambino infetto, non si sono verificati altri casi. Tutto risale al 23 febbraio scorso, quando il primario di Neonatologia del San Camillo ha segnalato alla direzione sanitaria alcuni neonati che mostravano segni riconducibili allo stafilococco come delle piccole bollicine cutanee. I controlli del servizio regionale per epidemiologia, sorveglianza e controllo delle malattie infettive, hanno confermato la presenza del batterio in 11 bambini che mostravano sintomi riconducibili al batterio come dermatiti, congiuntiviti e otiti. A questi, se ne aggiungono altri 5 che, pur non risultando infetti, sono emersi positivi allo stafilococco.
 

Coinvolti anche 17 operatori sanitari dei 215 complessivi che operano nei reparti di Neonatologia, Terapia intensiva neonatale, Subintensiva neonatale, Blocco parto e Ostetricia-ginecologia. Il personale è stato allontanato e sottoposto a cura antibiotica. Le ultime verifiche, compiute gli scorsi primo e 11 marzo, non hanno fatto emergere altri contagi. Il nosocomio ha attivato le procedure di sicurezza, a partire dall'individuazione di un nido alternativo per i bambini sani in un'altra area del reparto.
 
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