Stadio Roma, Lanzalone puntava a entrare nel concordato Atac: ripartono verifiche sul progetto

Stadio Roma, Lanzalone puntava a entrare nel concordato Atac: ripartono verifiche sul progetto
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Sabato 16 Giugno 2018, 16:17 - Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 10:08


Luca Lanzalone puntava a ottenere incarichi professionali per il suo studio anche nella vicenda del concordato sul futuro della municipalizzata del trasporto pubblico di Roma, Atac. Dalle carte dell'inchiesta sul nuovo stadio della Roma continuano a emergere nuovi elementi, in particolare sulla figura dell'ex presidente di Acea. In una intercettazione del 22 maggio «Carlo - Giampaolino, verosimilmente Carlo Felice Giampaolino (advisor legale per il concordato Atac») si legge nelle carte - tra l'altro afferma che il ricorso dovrà essere curato da Lanzalone o da un altro professionista con la sua caratura. I due commentano i problemi che potrebbero sorgere nel momento in cui sarà incaricata l'avvocatura del Comune di Roma per seguire le pratiche legali».

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Nel colloquio, si legge nell'informativa, i due »parlano del concordato Atac e delle intenzioni del Comune e della sindaca. L'argomento è la proroga del contratto tra Atac e il Comune. Discutono dei dettagli tecnici e legali della proroga e dell'eventuale gara. Discutono dei dettagli tecnici del ricorso e Carlo dice che dovrà occuparsene Luca o uno come lui. Luca gli dice che il Comune gli dice che la farà seguire all'avvocatura
».
 



Lo stesso giorno Lanzalone «viene contattato da una donna che gli passa l'avvocato Patanella di Atac - si legge nell'informativa - quest'ultimo gli spiega l'esistenza di una procedura di accreditamento on line per gli avvocati e gli spiega come iscriversi al sito Atac». Il giorno dopo avviene quindi un colloquio fra Lanzalone e Stefano Sonzogni, legale del suo studio genovese in merito all'iscrizione «al portale del sito Atac». E qui «Sonzogni manifesta i propri dubbi in merito all'acquisizione dell'incarico». «Se ci iscriviamo per il loro civile, in teoria, farebbero una forzatura ad invitarci per una questione che è di amministrativo puro, potrebbe essere antipatico che chiamano ad uno che non è iscri...». Il discorso verte a questo punto sui requisiti necessari all'iscrizione. «Sonzogni manifesta perplessità sul possesso di tali requisiti, precisando che altri loro associati potrebbero aver i titoli richiesti. Lanzalone afferma che potrebbero conteggiare anche i pareri emessi, considerandoli come singoli incarichi ricevuti». Il giorno dopo, il 23 maggio, Lanzalone fa sapere a Giampaolino di essersi iscritto all'albo dei legali e, si legge nelle carte, «critica il regolamento e i parametri e i requisiti richiesti». «Tu però comunque ti iscrivi no? - chiede Gianpaolino - e quindi intenti....perché cioè poi dopo questa qua...nella specificità bisogna trovare il modo per fare una...». «Noi - interviene Lanzalone - stressando un pò e considerando gli incarichi stragiudiziali, i pareri eccetera...40 ci arriviamo abbondantemente». Giampaolino conclude il dialogo: «Riparlerò con Patanella... diciamo il nostro conforto sarebbe che tu sei esperto di queste gare. Atac è piena di avvocati che venivano cambiati in base al cambio di amministrazione e sono spaventati dalla paura».

Altre intercettazioni fanno emergere il nome dell'assessore al Bilancio Gianni Lemmetti. «Gli ho detto, Gianni, vediamo di capirci allora, noi già vi stiamo dando una mano su un milione di cose gratis ed amore dei. Perché vorrei far presente, non ci pensa mai nessuno...però dico....noi abbiamo ricevuto una cosa da una sola persona che si chiama Virginia Raggi e che mi ha nominato nel Cda di Acea», afferma Luca Lanzalone in una intercettazione presente negli atti dell'indagine parlando con un suo socio. 

È attesa per l'inizio della prossima settimana la decisione del gip di Roma in merito alla istanza di attenuazione della misura cautelare avanzata dai difensori dell'ex presidente di Acea Luca Lanzalone e per l'assessore regionale del Pd Michele Civita, attualmente agli arresti domiciliari. Alla luce della decisione del giudice non è escluso che gli indagati possano chiedere di essere ascoltati dai magistrati titolari della maxindagine. Primo tra tutti Luca Lanzalone che ieri davanti al gip ha respinto gli addebiti nel corso dell'interrogatorio di garanzia durato circa tre ore.


I controlli
Partiranno presto le verifiche sul progetto Stadio della Roma in Campidoglio. Ad essere coinvolti dall'attività di controllo aggiuntiva sugli atti - dopo l'inchiesta della Procura di Roma - saranno, a quanto si apprende, tutti i dipartimenti interessati del Comune. Faro, in particolare, sulla questione dei vincoli e sulle infrastrutture di viabilità nella zona. Negli uffici dell'Urbanistica, ad esempio, le verifiche cominceranno già la prossima settimana. Le parole d'ordine nel Comune a 5 Stelle sono: legalità e, possibilmente, tempi rapidi.

«Se emergerà che non vi sono criticità si andrà avanti» con il progetto dell'impianto sportivo a Tor di Valle, spiegano dal Campidoglio. Anche se al momento, con l'iter 'congelatò e in attesa delle risposte di Eurnova sull'interlocutore societario, dopo l'arresto di Luca Parnasi, i tempi tendono inevitabilmente a slittare. Sarà difficile, infatti, arrivare come da cronoprogramma all'approdo della variante urbanistica in Aula quest'estate.
 

 

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