Sciopero della spazzatura al IX municipio
Scompaiono i cassonetti, rifiuti lasciati per strada

Sciopero della spazzatura al IX municipio Scompaiono i cassonetti, rifiuti lasciati per strada
di Mauro Evangelisti
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Giovedì 12 Dicembre 2013, 07:53 - Ultimo aggiornamento: 07:56

Lo hanno chiamato lo sciopero della spazzatura.

È successo ieri in due quartieri del IX Municipio, Colle di Mezzo e Giuliano Dalmata. Al mattino i cittadini non hanno più trovato i cassonetti, perché l’Ama ha dato il via al nuovo servizio di raccolta differenziata, il porta a porta. Ma secondo gli abitanti del quartiere non c’era stata sufficiente informazione e per questo hanno deciso di abbandonare i sacchetti con l’immondizia sulla strada. I rifiuti si sono accumulati sui marciapiedi, con immagini che ricordano quelle di qualche anno fa a Napoli. «Una visione orrenda», ammette il presidente del IX Municipio, Andrea Santoro.

LE ACCUSE

Spiega Matilde Spadaro del Comitato Verde Urbano: «Cumuli di sporcizia da ieri mattina caratterizzano il paesaggio di questi due quartieri. Hanno tolto i cassonetti senza avvisare nessuno, non abbiamo avuto alcuna comunicazione tanto che io stessa ho dovuto riportare in casa i rifiuti. E purtroppo devo constatare che tanti cittadini arrabbiati invece hanno lasciato cumuli di immondizia al posto dei cassonetti. Uno sciopero dell'immondizia che da queste parti non si era mai visto e che denuncia il malumore della cittadinanza che in più occasioni aveva richiesto all'Ama e al Municipio una comunicazione precisa». Le riunioni, dicono i cittadini, ci sono state, ma non era mai stata ufficializzata una data precisa di avvio della nuova forma di raccolta.

I FATTI

Come funziona il porta a porta? Vi sono orari e giornate prestabilite in cui gli operatori passano a ritirare i diversi materiali: scarti alimentari e organici, carta, plastica e metallo, materiali non riciclabili. Il vetro va portato direttamente nelle campane. Ma l’Ama consegna dei bidoncini ai condomini dove i residenti possono lasciare i diversi tipi di materiale. Bene, questo meccanismo ieri non ha funzionato: secondo alcuni residenti perché c’era stata cattiva informazione, secondo l’Ama invece perché non c’è stata collaborazione. «Vorrà dire che la comunicazione la faremo lo stesso noi, faremo il volantinaggio al posto del Municipio» aggiunge Marco Muro Pes dell'Associazione Colle della Strega.

LE REPLICHE

Dall’Ama ribattono: «La consegna dei bidoncini è iniziata a luglio. Da allora Ama ne ha recapitati migliaia senza problemi, purtroppo ancora oggi un esiguo numero di condomini e di amministratori di condominio rifiuta di prenderli in carico, nonostante i nostri operatori siano passati dalle due alle quattro volte in ogni stabile per consegnarli. Dopo oltre quattro mesi di convivenza del vecchio modello di raccolta tramite contenitori stradali con il nuovo basato sui bidoncini porta a porta, abbiamo deciso di procedere comunque alla rimozione dei cassonetti per portare a regime il servizio di raccolta differenziata spinta. Ci auguriamo, a questo punto, che tutti i condomini si adeguino accettando i bidoncini del porta a porta». Ma secondo il presidente del Municipio, Andrea Santoro, parte dei problemi è stata causata anche da Ama: «L’informazione c’è stata, abbiamo dialogato con i comitati di quartieri e le associazioni. Ma la comunicazione alla cittadinanza deve farla Ama, che dovrebbe mettere vicino a ogni singolo portone l’avviso che da quel giorno saranno rimossi cassonetti. In tutti i quartieri, all’inizio ci sono stati problemi e per questo Ama garantisce per dieci giorni la presenza di una squadra per rimuovere i cumuli di rifiuti. Però c’è un problema: dieci giorni non bastano, serve una presenza per più tempo, perché per i cittadini è un cambiamento traumatico, che sta causando molte difficoltà».

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