Buca capitale, sos-crateri a Roma: Raggi scrive a municipi

Buca capitale, sos-crateri a Roma: Raggi scrive a municipi
di Laura Bogliolo
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Mercoledì 7 Marzo 2018, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 07:56

Una settimana dopo il Cratere-Day con strade ridotte a pezzi per neve, gelo e pioggia, in una lettera inviata ai presidenti di Municipio, la sindaca Virginia Raggi lancia «un piano Marshall per le strade». Non è ben chiaro chi sia Churchill e chi Truman, ossia, chi fa l'appello e chi debba raccoglierlo visti i conti malandati del Campidoglio, gli appalti fermi (solo 4 lotti su 10 sono stati assegnati dal Comune) o scaduti (nei municipi Eur e Ostia ad esempio). La sindaca ha chiesto alle ex circoscrizioni di comunicare entro 24 ore, cioè oggi, «l'ammontare dei fondi destinati alla manutenzione stradale», «gli interventi già effettuati e quelli programmati» e «l'elenco delle strade maggiormente ammalorate». Domani ci sarà un vertice tra minisindaci e assessore ai Lavori Pubblici Margherita Gatta. Non è chiaro quale sia la soluzione individuata dal Campidoglio per rimpolpare le casse dei municipi che gestiscono 8.000 km di viabilità, considerando che i minisindaci hanno sempre lamentato gli scarsi fondi a disposizione e hanno chiesto correzioni nel bilancio non accordate. E domani sarà un'altra giornata nera con bus, metro e tram a rischio per lo sciopero dei trasporti di 24 ore.

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LE SPESE INUTILI
Ormai i crateri sono così ampi che potrebbero essere geolocalizzati da satellite mentre eruttano pezzi di asfalto. Via di Pietralata è bombardata e percorrerla ieri dava l'idea di una città abbandonata e offesa. Ammettiamolo: se piove le strade non dovrebbero esplodere. Se non ci fossero i rattoppi che eliminano la giusta pendenza delle strade, non si creerebbero infiltrazioni. «A Roma le strade ormai hanno pendenze sbagliate, l'acqua non scivola via e penetra creando problemi - spiega l'ingegner Enrico Pagliari, coordinatore dell'area tecnica dell'Aci - la quarta volta che tappo una buca, spendo di più che rifare la strada nuova». Ma si va avanti con i rattoppi, nonostante un anno fa il sindaco Raggi abbia lanciato l'operazione Strade Sicure. I crateri si sono aperti sulla Tangenziale dove è comparso un cartello che intima i 30 chilometri all'ora e il restringimento di carreggiata prima dell'uscita per la Salaria. Il traffico è andato in tilt, anche per una voragine in viale Castrense, presidiata dai vigili.


I PERICOLI
In Centro a causa del manto dissestato è stato chiuso Ponte Palatino in direzione lungotevere Ripa per una «flessione del giunto di dilatazione del ponte». A causa dei crateri è stato chiuso un tratto di un'arteria importante e trafficata come via Collatina, via Chiana al quartiere Trieste, e sono state ristrette carreggiate su via Ostiense e via di Vigna Murata. Sette i chilometri di coda sul Gra e mentre a Ostia si chiudeva per le buche via Mar dei Sargassi, transenne e vigili a guardia dei crateri finiscono (il comandante del X Gruppo ha scritto al municipio chiedendo la manutenzione delle strade), sulla Salaria c'era un cimitero di auto con pneumatici a pezzi, via Gregorio VII e via Govoni (Eur) sembravano bombardate. All'Ardeatino, i residenti erano ostaggio di buche in via di Porta Medaglia distrutta dal passaggio dei tir anche se è vietato. «Non possiamo uscire di casa, denuncio il Comune per sequestro di persona» lo sfogo di Tiziana Patrì. Pezzi di asfalto e crateri anche su via Prenestina, Circonvallazione Gianicolense, via dell'Arco di Travertino. Problemi anche sulla Colombo con blocchi e deviazioni all'altezza dell'Infernetto. Marcello De Marco Responsabile del Centro di ricerca Anas di Cesano, spiega tecnicamente perché acqua e neve sono nemiche delle strade: «L'acqua impedisce l'adesione tra bitume e inerte, lo fa sfaldare, se ghiaccia aumenta di volume e spacca l'asfalto, è fondamentale la pendenza, non devono esserci ristagni». Ma visti tutti i rattoppi le pendenze delle tipiche strade romane a dorso di asino sono scomparse.
 

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