Beau Solomon, un nuovo teste incastra il clochard Galioto

Beau Solomon, un nuovo teste incastra il clochard Galioto
di Michela Allegri
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Sabato 9 Luglio 2016, 09:02 - Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 18:48

Un nuovo teste incastra Massimo Galioto, il clochard in carcere per omicidio volontario e accusato aver spinto nel Tevere Beau Solomon, lo studente americano di 19 anni arrivato a Roma dal Wisconsin per studiare alla John Cabot University. Si tratta di uno dei punkabbestia che abitano con Galioto e la sua compagna sulla banchina che costeggia il fiume, all'altezza di ponte Garibaldi. L'uomo, ascoltato dagli inquirenti come persona informata sui fatti, ha ricostruito le dinamiche della discussione che ha avuto come epilogo la caduta di Beau in acqua. Ha raccontato che il ragazzo sembrava ubriaco, che è arrivato al loro accampamento e ha iniziato a gridare, svegliando i loro cani. Lo hanno accerchiato in quattro, non avevano intenzione di aggredirlo, ma hanno iniziato a discutere con lui. Si sarebbero spinti a vicenda, l'ultimo a strattonarlo sarebbe stato proprio Galioto. E' successo una settimana fa all'una di notte. Solomon è caduto nel Tevere e i senzatetto sono tornati a dormire senza aiutarlo. Non immaginavano che sarebbe annegato. La scena è stata ripresa anche dalle telecamere di sorveglianza puntate sulla banchina. Le immagini, però, non sarebbero chiare. E' evidente la lite, ma non la spinta. Si distingue Beau circondato da un gruppetto di persone, si vedono mani che si agitano in aria. Si vede anche il ragazzo cadere e i punkabbestia tornare nelle loro tende. Ma i fotogrammi sono confusi. Per questo motivo la Procura disporrà una perizia sul video.
LA DIFESA
Nel frattempo, Galioto ha deciso di difendersi. Due giorni fa il gip Maria Agrimi ha convalidato il fermo ordinato dal pubblico ministero Marcello Monteleone, appesantendo le spalle del clochard con un'ordinanza d'arresto che nei prossimi giorni verrà trasmessa agli inquirenti. L'accusa è omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Detenuto a Regina Colei, di fronte al giudice Galioto si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ma ora ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti. Il difensore dell'indagato, l'avvocato Michele Vincelli, presenterà un'istanza per fissare un nuovo interrogatorio. Questa volta, Galioto parlerà. Non è tutto: avrebbe anche intenzione di querelare chi potrebbe aver raccontato falsità sul suo conto. Tramite il penalista, infatti, il senzatetto si è sempre dichiarato innocente. «Non sono stato io, non ero solo quella notte, mi stanno mettendo in mezzo», avrebbe detto. Nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Mobile e del commissariato Trevi hanno ascoltato anche la compagna di Galioto, Alessia. «Si è trattato di una pura casualità - ha dichiarato la donna - Quel giovane è arrivato a notte fonda, era stato derubato. Ha visto il mio compagno e si è spaventato. Non c'è stato il tempo di dare spiegazioni: l'americano ha aggredito Massimo e poi è finita come è finita».

 

IL FURTO
Le indagini, comunque, sono alle battute iniziali. Gli inquirenti puntano anche a ricostruire le ore precedenti alla lite tra Beau e i punkabbestia. Un secondo video, agli atti dell'indagine, mostra il diciannovenne scendere le scale che dal Lungotevere portano alla banchina in compagnia di due uomini. Il sospetto è che si tratti degli stessi soggetti che gli avevano appena rubato la carta di credito, mentre girovagava per i vicoli di Trastevere. I due potrebbero anche averlo ingannato: secondo il pm avrebbero accusato del furto i clochard, e avrebbero accompagnato Beau da loro, lasciandolo solo e fuggendo via. Il bancomat spartito è stato utilizzato due giorni dopo la morte di Solomon a Milano. Sul caso, oltre alla Procura, indaga anche l'Fbi.
 

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