Simona, si scava sui traumi del passato
Pm sentiranno familiari e psichiatra

Simona, si scava sui traumi del passato Pm sentiranno familiari e psichiatra
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Lunedì 11 Novembre 2013, 18:48 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 10:00

Potrebbe essere nella famiglia la chiave per risolvere il giallo della morte di Simona Riso, la 28enne calabrese trovata agonizzante il 30 ottobre scorso nel cortile dello stabile dove viveva in via Urbisaglia e deceduta poco dopo all'ospedale San Giovanni. Chi indaga è convinto che per far luce sulla vicenda sia necessario comprendere i presunti traumi (forse una violenza sessuale risalente nel passato compiuta da una persona a lei vicina) che la ragazza avrebbe subito in passato e le successive conseguenze sulla sua psiche. Per questo è ritenuta rilevante l'audizione della sorella di Simona.

Entrambe hanno lasciato da anni la casa in Calabria e hanno vissuto per un periodo insieme a Milano: quando Simona lasciò la casa familiare, infatti, si trasferì dalla sorella che viveva nel capoluogo lombardo.

Gli inquirenti, inoltre, sentiranno come persone informate sui fatti prossimamente anche gli altri parenti di Simona, nonché lo psichiatra, custode dei segreti di Simona. Il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani ed il sostituto Attilio Pisani, vogliono infatti avere un quadro chiaro del profilo psicologico della ragazza e per questo motivo hanno deciso una tornata di audizioni delle persone che più di altre potrebbero aver raccolto le confidenze di Simona. Ciò in attesa dei risultati, che dovrebbero arrivare in settimana, dell'esame tossicologico e di quello rimesso dalla giovane sulla maglietta che indossava quel 30 ottobre.

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