Simona, al setaccio gli ultimi messaggi: saranno interrogati anche i parenti che vivono in Calabria

La fiaccolata per Simona (foto Gabrielli - Toiati)
di Mauro Evangelisti
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Domenica 10 Novembre 2013, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 18:17
Whatsapp. La soluzione del giallo passa anche dal sistema di messaggistica del cellulare di Simona Riso. Lo ha utilizzato anche la notte tra il 29 e il 30 ottobre, prima di morire. Questa settimana i Ris, la scientifica dei carabinieri, inizieranno l’esame di tutti i messaggi inviati e ricevuti da Simona su Whatsapp, analizzeranno i tabulati telefonici, i contatti su Facebook e via mail.



Gli investigatori ormai sono certi che Simona sia caduta dalla terrazza condominiale al quarto piano della palazzina di via Urbisaglia, a San Giovanni. Ma non danno per scontato che sia avvenuto per una scelta volontaria. In sintesi: non seguono solo la pista del suicidio. Non a caso saranno ascoltati anche i familiari in Calabria. Ecco, allora, che le tracce lasciate dai messaggi, anche quelli inviati e ricevuti l’ultima notte, possono aiutare a capire se per caso Simona all’alba, prima di andare a lavorare, dovesse incontrare qualcuno.



I carabinieri stanno svolgendo delle verifiche anche sull’ipotesi che, nel passato della ragazza, vi fosse un dolore causato da una violenza subita. Il fratello Nicola: «Non è vero. Si tratta di una notizia priva di fondamento, lo escludo categoricamente. Chi ha messa in giro questa informazione ha sbagliato perché si parla di un contesto familiare senza conoscere i fatti. Noi siamo fermamente convinti che mia sorella sia stata uccisa da qualcuno che la conosceva».



LE ULTIME ORE

Nel corso della fiaccolata di ieri pomeriggio a San Giovanni (un’altra è stata organizzata a San Calogero, in provincia di Vibo Valentia, paese di origine di Simona Riso) ha parlato il cugino della ragazza, Francesco: «Quello che è avvenuto è strano. Vero, in passato aveva sofferto di depressione, ma si era ripresa. Non era più in cura e prendeva farmaci antidepressivi in quantità minore».



erché Simona è salita su quel terrazzo, presumibilmente verso le 6 del mattino, dopo l’ultima telefonata con la madre terminata alle 4.45? Ecco, rispondere a questa domanda aiuterà la procura a capire cosa abbia causato la morte di Simona Riso.



I familiari escludono con forza che abbia subito una violenza sessuale prima di lasciare la Calabria, ma i carabinieri ascolteranno anche i parenti e gli amici che vivono in provincia di Vibo Valentia. S’indaga per omicidio volontario, ma non può essere escluso si preveda, come ipotesi di lavoro, il capo d’imputazione della violenza sessuale.



Ultimo fronte: l’operato dei medici del pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni, dove Simona è arrivata alle 7.15 ed è morta alle 10. Si attendono le conclusioni della perizia di un medico legale. Suicidio, incidente, omicidio, traumi del passato, errori medici, il dolore della famiglia: il giallo della morte di Simona ha molte domande senza risposta.