Scuole, bagni sporchi, topi e cibi scaduti. Nas: «Nel 50% degli istituti igiene a rischio»

Scuole, bagni sporchi, topi e cibi scaduti. Nas: «Nel 50% degli istituti igiene a rischio»
di Lorenzo De Cicco
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Lunedì 2 Febbraio 2015, 05:53 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 13:03
La metà delle scuole controllate dai Nas dall'inizio dell'anno scolastico a oggi «ha riportato problemi di igiene». È quanto si lege nel rapporto che il Nucleo anti-sofisticazione dei carabinieri di Roma ha inviato al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che due giorni fa aveva chiesto, in un'intervista su questo giornale, un intervento dei militari nelle scuole romane per verificarne le condizioni di pulizia e di sicurezza, invitando anche le Asl locali a fornire un piano di prevenzione per possibili rischi epidemiologici dovuti alla massiccia presenza di ratti e di altri potenziali portatori di malattie trasmissibili all'uomo, dentro e fuori gli istituti scolastici.

NUOVI INTERVENTI

Dopo l'intervento del ministro, il reparto dei carabinieri per la tutela della salute ha effettuato due nuove ispezioni: nella scuola Geronimo Stilton, all'Eur-Torrino, i militari hanno rinvenuto insetti morti nel cibo che era stato servito a un alunno delle elementari. Tutti i locali mensa dell'istituto sono stati verificati, dopo avere allertato la Asl. In una scuola di via Prenestina invece sono stati i genitori a segnalare le pessime condizioni igieniche dei bagni riservati ai bambini.

I SOPRALLUOGHI

Nel frattempo al ministro è stata inviata una relazione su tutti gli interventi effettuati dai Nas di Roma dall'inizio dell'anno scolastico a oggi. Si tratta di 30 controlli effettuati per segnalazioni che riguardavano la presenza di ratti negli istituti, bagni sporchi, sicurezza del cibo nelle mense. Dopo i sopralluoghi dei carabinieri, la metà delle scuole ispezionate è risultata avere problemi igienici.



ALLARME TOPI

Nel 40% dei plessi esaminati dai militari, i disagi erano causati dalla presenza di roditori. Un problema diffuso che riguarda tanti quartieri della città: dal Laurentino, nel IX Municipio, dove la settimana scorsa è stata effettuata una derattizzazione nei locali dell'asilo nido Riccio Capriccio, al Quadraro, dove a metà gennaio i genitori della scuola Melograno hanno denunciato la presenza di topi nelle classi. E ancora: a Ponte di Nona, a novembre, non è bastata neanche la derattizzazione e alla scuola Ciriello sono stati costretti a sospendere la didattica per 1200 bambini, tra materne, elementari e medie. E altri escrementi di ratti erano stati trovati nello stesso periodo a Subaugusta, nell'asilo di via Carlo Fadda.

In tutto, si legge nel raporto dei Nas, da ottobre a oggi si è arrivati alla chiusura di 3 scuole per interventi di derattizzazione. Negli ultimi quattro mesi sono stati esaminati 4 asili nido, 23 fra primarie, materne ed elementari e 3 istituti superiori. Sono state accertate anomalie in una materna, 2 istituti complessivi e uno superiore, tutte per violazioni del settore alimentare sulla gestione della mensa scolastica.

E le ispezioni dei carabinieri andranno avanti anche nelle prossime settimane. Di norma l'attività di controllo nelle scuole si concentra principalmente nel mese di ottobre, in corrispondenza dell'avvio della didattica. Ma le segnalazioni continuano ad arrivare, al ritmo di 2 a settimana. Anche perché molto spesso sono i genitori - spaventati dalle condizioni igieniche dei luoghi dove studiano i figli - a rivolgersi direttamente a questo nucleo speciale dell'Arma, “scavalcando” in qualche modo le istituzioni scolastiche e gli ispettori delle Asl. Gli esiti dei sopralluoghi dei militari poi vengono comunicati alle direzioni scolastiche, ai municipi e ai Servizi di sicurezza degli ambienti di lavoro delle aziende sanitarie.



IL VERTICE

Dopo il botta e riposta tra il ministro Lorenzin e il sindaco Marino di due giorni fa, intanto anche il Campidoglio è pronto a intervenire. Questa settimana l'assessore alla Scuola Paolo Masini incontrerà i municipi, competenti sulla pulizia e sulla manutenzione ordinaria degli istituti, l'assessorato ai lavori pubblici e il dipartimento SIMU per l'edilizia e ai sistemi di sicurezza, con l'obiettivo «di esaminare tutte le criticità e affrontare il tema delle risorse».