Scuole, caos vaccini: quattromila bambini sotto osservazione

Scuole, caos vaccini: quattromila bambini sotto osservazione
di Mauro Evangelisti
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Mercoledì 5 Settembre 2018, 07:40
Scuole materne e asili nido, in tutto il Lazio sono circa 4.000 i bambini sotto osservazione perché non hanno concluso il percorso vaccinale. Di questi, circa 3.000 sono a Roma. Significa che saranno allontanati da nidi e materne? No. Si stanno facendo approfondimenti, per capire se sono bambini che hanno semplicemente saltato un appuntamento per cause di forza maggiore, magari erano malati il giorno fissato per la vaccinazione, o se sono esentati per ragioni di salute. Intanto, in un istituto del Tuscolano ieri sono andati i Nas che hanno svolto controlli su delle autocertificazioni, probabilmente su richiesta di alcuni genitori. In totale, sono 129mila gli iscritti nel Lazio alle materne e ai nido. Va ricordato che la legge Lorenzin prevede il rifiuto dell'iscrizione in caso di mancata vaccinazione solo per i bambini tra 0-6 anni. L'obbligo permane anche per i più grandi, ma in quel caso si interviene con una sanzione pecuniaria.

A complicare lo scenario e le idee ai genitori negli ultimi mesi sono intervenute alcune variabili: in primis, una circolare dei ministri Giulia Grillo (Salute) e Marco Bussetti (Pubblica istruzione) che invitava i presidi ad accettare l'autocertificazione per le iscrizioni, poi un emendamento al Milleproroghe (approvato però per ora solo alla Camera) che rinvia l'applicazione dell'obbligo di vaccinazione alla prossima settimana. Nel caos, però, la maggior parte delle famiglie di Roma e del Lazio ha rispettato la normativa, ora si tratta solo di comprendere la situazione dei 4.000 che ancora devono completare l'iter. All'assessorato alla Pubblica istruzione di Roma Capitale, a differenza di quanto avviene in altre grandi città italiane, non risultano bambini ai quali sia stata rifiutata l'iscrizione nei nidi e nelle scuole materne.

DATI
Alessio D'Amato, assessore regionale alla Sanità, spiega: «Nel Lazio stiamo mettendo a disposizione delle scuole tutti i dati che riguardano i bambini di età compresa tra 0 e 6 anni. Gli istituti scolastici ci hanno inviato l'elenco degli iscritti, tramite le Asl stiamo fornendo la traccia del percorso vaccinale corrispondente a ogni bambino». Significa che chi non è in regola verrà allontanato da scuola? «No, prima di tutto si fa una valutazione per capire se l'iter di vaccinazione sta procedendo. Va valutato se al contrario c'è proprio la volontà dichiarata di non vaccinare il bambino».

Ma secondo la Regione la novità quest'anno è rappresentata dal fatto che le scuole potranno accedere, attraverso il portale Salute Lazio, ai dati di ogni bambino. In teoria, questo sistema consente anche di superare il problema dell'autocertificazione (introdotta da una circolare dei ministri, ma contestata dai presidi). Dice D'Amato: «L'autocertificazione deve essere controllata, dunque le scuole, potendo accedere ai dati messi a disposizione in tempo reale alle aziende sanitarie locali, saranno in grado di verificare se quanto dichiarato dai genitori corrisponde al vero». Morale: meglio evitare di autocertificare il falso, perché poi si rischiano conseguenze di tipo penale.
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