Giurano di non �avere pensato al concerto dei Rolling Stones�, programmato da due mesi, n� della partita della Nazionale che venerd� prossimo porter� migliaia di romani davanti ai maxischermi disseminati per le vie della citt�.



I vigili urbani scendono di nuovo in piazza il 20 giugno e per gli automobilisti è in arrivo l’ennesima giornata da incubo. Ieri l’Ospol ha proclamato la serrata di 24 ore, proprio nel giorno in cui partono le chiusure delle strade attorno al Circo Massimo in vista del mega-concerto di Mick Jagger fissato per domenica sera e nelle ore in cui la Nazionale giocherà contro la Costa Rica. «Scendiamo in piazza - spiega il segretario dell’Ospol Stefano Lulli - per chiedere più sicurezza preventiva sul posto di lavoro e per difendere il salario accessorio», le indennità extra bocciate dal Ministero dell’Economia e che ora il Campidoglio intende rimodulare.



«Dall’amministrazione non è arrivata nessuna risposta concreta e il sindaco Marino fa finta di non vedere e non sentire», aggiunge il sindacato.

Lo sciopero proclamato dall’Ospol «si svolgerà in tutti i turni di servizio venerdì 20 giugno» ed è stato indetto per «l’inottemperanza dell’amministrazione all’accordo sottoscritto con il nostro sindacato il 6 marzo scorso». Un’intesa che aveva previsto nuove misure per la sicurezza sul luogo di lavoro, la dotazione di strumenti come lo sfollagente, il giubbotto anti-taglio e lo spray al peperoncino oltre all’assicurazione h24 per le pistole di servizio. «Tutte misure che - dice oggi il sindacato - non sono ancora state attivate».



LA VIABILITÀ

Il percorso del corteo è ancora da definire, ma a preoccupare non è tanto dove saranno i vigili, ma dove non saranno. Lasciando scoperta la gran parte delle vie cittadine con il traffico a rischio paralisi. Anche perché all’assenza dei vigili si sommano i preparativi per il concerto dei Rolling Stones che si terrà il 22 giugno al Circo Massimo, dove sono attese oltre 65 mila persone: via dei Cerchi dovrebbe essere chiusa proprio dal 20 giugno e in questi giorni il Campidoglio sta ragionando su un’area di protezione più ampia del Circo Massimo, una «zona di sicurezza», in particolare, che va dal lungotevere a piazza del Colosseo, passando per le Terme di Caracalla, piazza Albania e l’Aventino. Una fascia - a cui dovrebbero avere accesso solo i residenti e, durante il concerto, i possessori del biglietto - che ora rischia di andare in tilt.