Oggi si ferma il mondo della scuola, scioperi e cortei, rischio paralisi

Oggi si ferma il mondo della scuola, scioperi e cortei, rischio paralisi
di Laura Larcan
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Sabato 21 Novembre 2015, 11:29 - Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 13:20

Oggi comincia la scuola con scioperi e cortei. Poi, tra quindici giorni, seguirà la manifestazione in blocco per la sanità, i servizi pubblici, l'università e la ricerca, fino al personale dei musei. La protesta dei lavoratori della pubblica amministrazione cresce. Ieri l'annuncio del programma di mobilitazione generale. E lo scenario che si prospetta è di una città in balia dei disagi. Già da stamattina il rischio caos è dietro l'angolo. Ricadrà a pioggia sui vari istituti dei quartieri romani. Coinvolti, sulla carta, docenti, dirigenti, educatori, Dsga (direttore dei servizi generali e amministrativi) e personale Ata. Le circolari per le famiglie degli studenti sono partite da giorni. Molti insegnanti potrebbero aderire, con la conseguenza di classi scoperte e lezioni saltate. E i genitori devono correre ai ripari. Tutto si saprà al suono della campanella. La scuola si ferma per una “scesa” in piazza collettiva. Lo sciopero generale è stato indetto, tra gli altri da Cobas, Unicobas e Anief, per rinnovare la mobilitazione contro la Legge di Stabilità 2016 e contro la “Buona Scuola”, la legge di riforma della scuola, che secondo i promotori «ha aggravato, anziché risolvere, i problemi della scuola».

LA PIAZZA

Un sit-in, alle ore 10, davanti al Ministero dell'Istruzione, seguito alle 12 ai piedi del Parlamento (mentre dalle ore 14 prenderà il via al Senato l'esame degli emendamenti alla Legge di Stabilità).

Sempre di mattina, partirà il corteo degli studenti contro la riforma della scuola. Da Piramide (9:30) al Miur. Intanto ieri l'assemblea sindacale dei lavoratori dei Beni culturali indetta dalle sigle confederali Cgil, Cisl e Uil ha avuto «una vasta adesione, con una sala affollatissima presso il San Michele. Ma l'esito è stato “indolore” per il Colosseo e gli altri musei della Soprintendenza ai beni archeologici che sono rimasti aperti (sulla scia della precettazione voluta dal Soprintendente Francesco Prosperetti).

L'ANFITEATRO FLAVIO

Ma se ieri l'assemblea sindacale non ha creato malumori nei corridoi del Mibact, ha però scandito il “crono-programma” della mobilitazione, che avrà la sua acme sabato 28 novembre prossimo. Con lo slogan «Pubblico6Tu, ContrattoSubito», oltre 20 sigle manifesteranno in rappresentanza di scuola, sanità, funzioni centrali, servizi pubblici locali, sicurezza e soccorso, università, ricerca e Beni culturali, per il mancato rinnovo del contratto, contro i tagli della legge di Stabilità e la riduzione del turnover. «Migliaia di lavoratori sfileranno da Piazza della Repubblica, dove alle ore 12 è previsto il concentramento, fino a Piazza Venezia», annunciano le federazioni sindacali. Il palco del comizio sarà allestito in piazza Madonna di Loreto. Per tornare ad oggi, in una giornata già complicata, si faranno sentire con un blitz all'Antitrust anche gli allevatori della Coldiretti (dalle 9:30 a Piazza Verdi) per la “guerra del latte”. Ma ad animare in queste ore il valzer di polemiche politiche è il debutto della domenica ecologica in programma per dopo-domani. Il blocco totale della circolazione nella fascia verde associato alla chiusura completa della linea B della metropolitana in tutto il fine settimana rischia di creare seri disagi ai romani.