Roma, furti nei negozi in centro: scacco alla banda del buco

Roma, furti nei negozi in centro: scacco alla banda del buco
2 Minuti di Lettura
Venerdì 16 Novembre 2018, 12:32
Scacco alla banda del buco. I carabinieri della via Veneto hanno chiuso il cerchio sulla gang che lo scorso mese di giugno ha fatto razzie in negozi e boutique della Capitale, mettendo a segno numerosi colpi, alcuni dei quali da svariate centinaia di migliaia di euro.

A finire in manette, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Roma, sono stati due romeni di 25 e 37 anni, con precedenti. Il terzo destinatario del provvedimento, loro complice, è attualmente irreperibile poiché rifugiato nel suo paese d'origine. I carabinieri hanno richiesto l'emissione di un mandato di cattura internazionale nei suoi confronti. La complessa attività investigativa è nata dopo le denunce presentate da alcuni commercianti che questa estate videro svuotati i loro negozi da una banda di professionisti «del settore» che penetravano nei negozi tramite varchi aperti sulle mura degli esercizi.
 

Considerata l'abilità dei malviventi ad eludere i sistemi di allarme e di videosorveglianza degli obiettivi, sono stati fondamentali gli apporti venuti dalle indagini «tradizionali» e dalle accurate analisi delle poche tracce lasciate dai componenti della banda evidenziate dalla sezione rilievi tecnici dei carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci.
Determinante ai fini dell'indagine è stato anche un piccolo ciuffo di peluria di colore rosso, un'esile traccia repertata dai carabinieri all'interno di un furgone che fu noleggiato da uno dei componenti della banda, e che è risultato appartenere a una costosa pelliccia facente parte di un più ampio bottino, del valore di oltre 300.000 euro, trafugato da una boutique della zona di piazza Barberini. Gran parte della refurtiva, composta da capi di abbigliamento di alta moda e sportivo, tabacchi e valori bollati, fu trovata dai carabinieri già a fine giugno del 2018, quando i due romeni arrestati furono «pizzicati» con altro materiale rubato e sottoposti a fermo con l'accusa di ricettazione. Già allora, i carabinieri sequestrarono dei sofisticati jammer, disturbatori di frequenze in grado di eludere i segnali elettronici di sistemi di allarme degli esercizi commerciali. I due ladri sono ora rinchiusi nel carcere di Regina Coeli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA