Roma, uccise e bruciò la sua ex, rito abbreviato per Paduano

Roma, uccise e bruciò la sua ex, rito abbreviato per Paduano
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Venerdì 3 Marzo 2017, 13:40 - Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 20:19

Si farà con rito abbreviato il 7 aprile prossimo il processo per l'omicidio di Sara Di Pietrantonio, uccisa il 29 maggio dello scorso anno dall'ex fidanzato Vincenzo Paduano, che poi diede fuoco al corpo della ragazza. Lo ha deciso il giudice dell'udienza preliminare di Roma Gaspare Sturzo che, per la conclusione del giudizio, ha fissato altre due udienze: il 10 aprile e il 5 maggio.

Nel giudizio sarà presente come parte civile l'associazione Differenza donna. Paduano, reo confesso del delitto, oggi non era presente in udienza e, come qualcuno aveva previsto, non sarà sottoposto ad accertamenti di natura psichiatrica. L'accusa contestatagli è di omicidio volontario aggravato e premeditato.


La vicenda Prima l'ha strangolata, poi ha dato alle fiamme il corpo della sua ex fidanzata colpevolè di non voler più stare con lui. La ragazza, 22 anni, fu trovata morta all'alba di una domenica di fine maggio (29 maggio 2016) in via della Magliana, alla periferia di Roma. Al vigilante 27enne la procura di Roma, nell'avviso firmato dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dal sostituto Maria Gabriella Fazi, contesta i reati di omicidio volontario premeditato, stalking, incendio e distruzione di cadavere. Dopo aver tentato di aggrapparsi a vari alibi, Paduano confessò l'omicidio dopo un interrogatorio durato 8 ore. Tra i due c'era stata una relazione durata due anni, nel corso della quale Sara aveva già lasciato il suo ex altre volte, almeno tre, fino alla decisione definitiva. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la ragazza era apparsa preoccupata nell'ultima settimana prima del delitto per la morbosità del giovane, tanto da averne parlato anche ad alcuni amici

La sera dell'omicidio Paduano, che faceva la guardia giurata in una portineria poco distante dal luogo del delitto, si era appostato con l'auto sotto casa del nuovo ragazzo della 22enne. Una volta che Sara l'ha accompagnato a casa, ha atteso che il giovane rincasasse e conoscendo la strada che avrebbe fatto la ragazza si è allontanato. Quando lei è passata con la sua auto l'ha inseguita per poi accostarsi e costringerla a fermarsi. Secondo la ricostruzione, Paduano è entrato nell'auto di Sara e ci sarebbe stata un'animata discussione. A un certo punto il giovane ha cosparso l'auto con l'alcol. La 22enne è scesa, sconvolta, per cercare aiuto, ma invano. Dopo aver dato fuoco alla macchina, Paduano ha raggiunto Sara e l'ha strangolata. Poi, per disfarsi del corpo, le ha dato fuoco con un accendino. Dopo il delitto, Paduano è tornato al lavoro all'Eur.

 

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