Dopo la lunga notte con molta musica ma pure alcol, sul TeppaFestival l'Università indaga. «L'iniziativa non era autorizzata, era abusiva ed è stata prontamente denunciata agli organismi competenti», annuncia con una nota La Sapienza, i cui luoghi sono stati lo scenario della festa. «In particolare», si spiega, è stata presentata denuncia «al Commissariato di Polizia da parte delle autorità accademiche preposte alla sicurezza». L'Ateneo ha effettuato una segnalazione al Commissariato interno, ma ha anche informato dell'accaduto la procura della Repubblica.
Tra le questioni da chiarire, le modalità di accesso dei ragazzi dal cancello dell'Università di piazzale Aldo Moro - che di regola chiude alle 21 -, per cui scatterà anche una verifica interna. Per accertare come sono andati i fatti e per capire le modalità di accesso, verranno controllate le immagini della videosorveglianza dell'Ateneo. Si verificherà se qualcuno, ad esempio, possa essersi accodato ad un'auto effettivamente autorizzata all'ingresso, aprendo poi un varco agli altri ragazzi. O se in qualche modo sono state bloccate le fotocellule. Una volta entrato poi, difficile sfollare il popolo degli oltre duemila partecipanti al Teppa, anche per questioni di ordine pubblico.

L'APPUNTAMENTO
Ai ragazzi l'appuntamento per venerdì sera è arrivato anche attraverso i canali del web. A digitare TeppaFestival su internet spuntano un paio di annunci. In un sito si parla di un «evento di commemorazione della resistenza al nazi-fascismo: il Teppa, festival delle resistenze metropolitane». Un festival al «quarto anno consecutivo», costruito «come studenti e studentesse della Sapienza e realtà antifasciste cittadine». Apertura ore 22, ingresso a sottoscrizione. In un altro sito si descrive invece una tre giorni, da mercoledì 18, di iniziative «autogestite». Il primo giorno incontri e film. Il secondo esibizioni e incontri di boxe. E il terzo, venerdì 20 dalle 22, il concerto.