San Lorenzo, guerra tra pusher e centri sociali in via dei Volsci

San Lorenzo, guerra tra pusher e centri sociali in via dei Volsci
di Lorenzo De Cicco e Marco De Risi
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Domenica 19 Gennaio 2014, 10:57 - Ultimo aggiornamento: 12:13
Scene di guerriglia urbana e tensione alle stelle a San Lorenzo: nella notte tra venerd e ieri trenta nordafricani, tra cui diversi spacciatori, hanno assaltato il centro sociale occupato di via dei Volsci.

Un'aggressione con tanto di sassaiola e coltelli, in una zona ad altissima concentrazione di droga. Immediata ritorsione nella tarda serata di ieri, quando quattro persone con i cappucci hanno preso a bastonate un gruppo di extracomunitari che gironzolavano per strada in modo sospetto: due sono finiti in ospedale per farsi medicare. Il giro degli stupefacenti alla base di tutto: i trafficanti, decisi a spadroneggiare, sarebbero andati a vendere giorni fa davanti al centro sociale e dopo l’invito a stare alla larga avrebbero organizzato il raid da cui poi è originata la rappresaglia.



Gli autori del pestaggio di ieri sera, secondo la polizia, sarebbero «elementi dei centro sociali». La miccia l’altro ieri sera. È da poco passata la mezzanotte di venerdì quando davanti al civico 32 di via dei Volsci, storica sede di Autonomia Operaia, oggi occupata dai centri sociali, un gruppo di nordafricani, «presumibilmente magrebini» a sentire gli aggrediti, si avvicina al palazzo e inizia a lanciare di tutto: bottiglie, pietre, vetri. «Avevano anche coltelli da cucina e spranghe» raccontano gli attivisti, rimasti asserragliati nel palazzo occupato mentre da fuori piovevano sassi. Dopo pochi minuti sono intervenuti i carabinieri della compagnia di piazza Dante e la guerriglia è cessata. Fortunatamente il blitz dei nordafricani si è concluso senza feriti, mentre i militari hanno identificato sei immigrati. Non si esclude che nei prossimi giorni possano esserci degli arresti.



LE INDAGINI

All’episodio di venerdì si aggiunge ora quello di ieri sera e sullo sfondo c’è la droga. «L’aggressione nei nostri confronti - sostiene Mino, uno degli attivisti - sicuramente non ha una matrice razzista. Non abbiamo nulla contro gli extracomunitari. Il motivo del blitz è altrove». Dove? Lo spiega Adriano: «Potrebbe essere una ritorsione perché noi cerchiamo di opporci ai nordafricani che spacciano a San Lorenzo. Loro in genere vendono nella piazzetta, ma si stanno allargando nelle altre strade, compresa via dei Volsci. Vendono vicino al nostro centro. Non lo permettiamo, li mandiamo via». Al centro sociale - dove a giugno la Guardia di finanza ha rinvenuto un etto e mezzo di hashish - si parla di regole interne: è consentito portare la "roba" ma a due condizioni: solo droghe leggere e solo per consumo personale. «Ultimamente - aggiunge Adriano - abbiamo beccato gli spacciatori mentre provavano a vendere le dosi proprio davanti al nostro portone. Li abbiamo cacciati».



LE RAPINE

Ma le forze dell'ordine non hanno formulato un'ipotesi precisa sul raid. Anche se, dopo le bastonate agli immigrati, è chiaro che c’è altissima tensione tra i due gruppi. Nel centro sociale circola anche un altro scenario, legato alle rapine. «Purtroppo i furti, anche violenti, qui sono in aumento - raccontano in via dei Volsci - Finché toccano i turisti il quartiere non reagisce. Ma quando a farne le spese è uno dei noi, è difficile che la passino liscia». Ecco quindi che dietro alla prima aggressione fa potrebbe esserci la risposta dei nordafricani a una precedente reazione del quartiere contro una rapina.
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