Roma, l'ospedale San Camillo come una trincea, letti anche nei corridoi

Video girato da Fabrizio Santori
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Sabato 21 Novembre 2015, 11:14 - Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 08:43
Barelle e letti nei corridoi, pazienti ammassati nelle stanze: non è la scena di chissà quale lontano ospedale da campo, ma è ciò che accade al Pronto soccorso del San Camillo-Forlanini, la principale azienda ospedaliera della Capitale. Barelle ovunque, personale costretto a ritmi impossibili e attese estenuanti per i pazienti. Mancano i posti letto ma, al contempo, accrescono in maniera esponenziale i numeri degli accessi. La denuncia arriva da Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, che ha preso in mano una telecamera per denunciare le gravissime condizioni in cui versa la struttura. «Sono quantomai sconcertanti le immagini che ho girato in una giornata qualunque al pronto soccorso dell'Ospedale San Camillo. C'erano pazienti ovunque: tanto nei corridoi, quanto all'interno delle stanze, ammassati anche a dozzine in stanze da 4 o 6 letti, senza distinzione di sesso o di età. Una condizione che grida vendetta, sul quale la giunta Zingaretti non può far finta di niente, considerando che proprio il presidente della Regione, in qualità di Commissario straordinario, aveva promesso l'apertura di 48 case salute per alleggerire il carico dei pronti soccorso ma ad oggi quelle poche aperte sono solo delle sedi fantasma che generano solo sperperi».



«In questo contesto le liste d'attesa per uscire dal pronto soccorso si allungano anche fino a sette giorni.
Giorni di inferno, nei quali i pazienti, perlopiù anziani ultraottantenni, vengono esposti al pericolo di aggravamento della loro malattia ed in cui il personale infermieristico e medico è costretto ad assumersi responsabilità gravi per sopperire alle carenze della struttura e dell'organico. E' chiaro che quello non è l'unico pronto soccorso a versare in quelle gravissime condizioni. Per questo auspico che la Procura della Repubblica, che ha aperto un'indagine a seguito del mio esposto, prosegua con speditezza per accertare le responsabilità dei disservizi all'interno delle strutture sanitarie di pronto soccorso di tutta la Capitale anche in vista del Giubileo che porterà a Roma oltre 25 milioni di pellegrini e il sistema sanitario rischia il collasso
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