Per ogni assegno «in sofferenza», l'uomo pretendeva dalla vittima il rinnovo della somma ancora dovuta più il 20% di interessi, con l'emissione di un nuovo assegno da datare al mese successivo.
Fino a quando la donna non ha avuto il coraggio di denunciare tutto alla polizia. Le indagini hanno permesso di stabilire che oltre alla donna c'erano anche altre persone costrette a pagare, a fronte di un piccolo prestito, ingenti somme usuraie.