In cosa consiste concretamente il programma? Partiamo dall'acronimo IAQOS che sta per “Intelligenza Artificiale di Quartiere Open Source”. Il programma è in grado di raccogliere Big Data, trasformandoli in conoscenza utile per comprendere e risolvere problemi del quartiere. Come spiegano dalla Direzione generale del Mibac, «la prima manifestazione di IAQOS è un bambino artificiale, progettato per stringere relazioni empatiche con gli abitanti, e coinvolgerli in un'azione partecipativa a servizio della rigenerazione urbana. La piccola intelligenza artificiale prenderà vita online e offline, tramite social network e installazioni artistiche interattive, tra le quali un passeggino con cui potrà girare per il quartiere e interagire fisicamente con le persone.
Perchè è così speciale questo programma? «IAQOS - spiegano - integra tecnologie differenti che utilizzano l'Intelligenza Artificiale sia per rendere disponibili modalità di interazione naturale sia per analizzare espressioni umane e relazioni interpersonali per comprendere l'occorrenza di fenomeni ricorrenti e il loro significato. Una grande innovazione sarà costituita dalla modalità di raccolta e resa dei dati poichè, al contrario di come avviene nella maggior parte dei casi, in IAQOS i dati verranno raccolti non "dalle" o "sulle" persone, ma "con le" persone, utilizzando la performance artistica urbana come occasione per unire le persone nello spazio pubblico, attorno a obiettivi comuni».
Chi sono i creatori? Il progetto è stato presentato dalla piattaforma di creativi Sineglossa creative ground di Ancona, in collaborazione con il duo artistico romano AOS - Art is Open Source. I vincitori sono stati appena annunciati. Ora i team inizieranno a lavorare per sviluppare il progetto che entro l'estate sarà portato a compimento.
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