Il gup, però, non ha accolto le richieste del pm. Già all'epoca dei fatti, il giudice aveva negato la misura cautelare, definendo «assolutamente credibili» le dichiarazioni in cui i giallorossi avevano negato di essere vittime di ritorsioni. La procura aveva comunque chiesto il rinvio a giudizio dei quattro. Nel capo d’imputazione, si legge che i tifosi avrebbero costretto Totti, De Rossi e De Sanctis «ad avvicinarsi alla Curva Sud e subire sputi, lancio di oggetti, insulti». Li avrebbero obbligati gridando: «Non uscirete dallo stadio prima di mezzanotte, anzi uscirete quando lo diremo noi... state attenti in discoteca». Di fronte alla Digos, i calciatori avevano poi minimizzato con dichiarazioni definite «attendibili» dal gip, ma considerate dagli inquirenti «omertose». Solo De Sanctis aveva dato una versione diversa: «Mi hanno gridato più volte “napoletano di m...” e “mercenario”... io mi sono sentito ovviamente intimorito», aveva detto a verbale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA